MASSACRATO A COLPI DI MANNAIA DA 4 IMMIGRATI: ITALIANO IN FIN DI VITA
Aggredito a colpi di mannaia. Claudio Beltrando, italiano di 60 anni, è in fin di vita: lasciato a terra in una pozza di sangue da una banda di sudamericani, a Ostia. Per una rapina.
Poco dopo è stato fermato un sudamericano con una sfilza di precedenti penali, Adolfo Hidalgo Ramos. Perché gli immigrati con precedenti non vengono espulsi?
L’immigrato, 55 anni, era davanti casa, all’Idroscalo. I carabinieri l’hanno trovato macchiato di sangue ovunque, ferito al volto e alle mani. I suoi precedenti penali sono ‘vari’, ma soprattutto per droga.
L’italiano sessantenne è stato trasportato in ospedale con gravi ferite alla testa e al torace.
Ora è caccia ai complici del sudamericano. Almeno altri tre.
Sono passate le 15 quando alla sala operativa del 112 arriva una drammatica richiesta di aiuto. La segnalazione parla di un uomo in un lago di sangue. Vicino al 60enne l’arma utilizzata dai suoi carnefici: una mannaia. Un coltellaccio largo come una scure usato dai macellai per tagliare i quarti di bue. Un’arma micidiale. Che i migranti usano, invece, per macellare gli italiani.
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