domenica 31 marzo 2019

SPARA E UCCIDE PER SALVARE COLLEGA DA IMMIGRATO: A PROCESSO POLIZIOTTO

 




Processato per omicidio colposo: “Eccesso di legittima difesa”. Nemmeno il tempo di gioire per la nuova legge, che un magistrato vuole processare un poliziotto con quella vecchia.

La motivazione è alla base della richiesta di rinvio a giudizio per il poliziotto che il 10 giugno 2018, a Genova, sparò e uccise a colpi di pistola il 22enne criminale ecuadoriano Jefferson Tomalà, che aveva appena accoltellato un altro agente dopo avere manifestato l’intenzione di suicidarsi.
La prossima volta: lasciatelo suicidare.
Ora, il gip di Genova, Franca Borzone, che ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dal pm Walter Cotugno, vuole processare il poliziotto.
Addirittura respingendo la richiesta di archiviazione del pm!
La vicenda aveva scosso il capoluogo ligure e tutta l’Italia. Il 10 giugno dell’anno scorso:
Il poliziotto che domenica a Genova ha ucciso il 20enne ecuadoriano Jefferson Tomalà è indagato per omicidio colposo per eccesso colposo nell’uso delle armi. I magistrati non hanno ancora capito che la pacchia è finita. Si tratta, dicono, di un atto dovuto per permettere all’agente di nominare legale e perito.

Salvini si era subito schierato con gli agenti:

Genova, ho portato il mio e vostro GRAZIE a Paolo, uomo della #Polizia di Stato ferito con 5 coltellate ma pronto a tornare alla sua famiglia e al suo lavoro! @poliziadistato pic.twitter.com/2AVoyg86Ok — Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 15 giugno 2018 Il ministro dell’interno Matteo Salvini è arrivato al padiglione specialità dell’ospedale San Martino, dove è ricoverato …


Gli immigrati, invece, avevano minacciano vendetta:

“Fidati si farà giustizia perché mi hanno tolto mio fratello“. Lo ha dichiarato in un commento su Facebook Santiago Stalin Tomala Garcia, fratello del 20enne ecuadoriano che, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, ieri in un appartamento di via Borzoli ha accoltellato quasi a morte un 55enne sovrintendente di polizia e ferito un agente.

L’errore più grave che una nazione può commettere è creare enclave etniche sul proprio territorio. Uno di questi errori, l’Italia lo sta commettendo a Genova. Dove i sudamericani – per lo più fantasia ecuadoriani – si stanno prendendo il centro storico. Intollerabile. E si comportano come i padroni.

La madre, che aveva chiamato i poliziotti:

Jefferson Tomalà, il delinquente di 21 anni ucciso domenica in casa a Genova da un agente, dopo che lo aveva accoltellato e stava accoltellando l’altro poliziotto, è stato colpito con almeno 5 colpi di pistola al torace in punti vitali. Il che è normale, se vuoi impedire che qualcuno, da distanza ravvicinata, ti accoltelli. L’agente.


Ps. A Genova ci sono troppi ecuadoriani.







Nessun commento:

Posta un commento