PER MATTARELLA DESIRÉE NON È UN “EROE DELLA REPUBBLICA”
Non una vittima degli immigrati, a simboleggiare le tante vittime
Ancora una volta, l’abusivo al Colle non perde occasione di dimostrare da che parte sta:
Ricordate la signora Coppola? “Io linciato per essermi difeso in treno e loro fanno a pezzi ragazzine” E’ tra gli ‘eroi’ premiati dall’abusivo Mattarella con le onorificenze al merito della Repubblica: “Per il coraggio e lo spirito di iniziativa con cui ha pubblicamente difeso un giovane straniero vittima di una aggressione razzista”. Delirante. Questo è
Per lui, la povera Desirée, morta vergine per difendere la sua innocenza dalla brutalità di un gruppo di profughi africani, di quelli che Mattarella difende, di quelli che anche alcuni dei suoi ‘eroi’ hanno difeso, non è un eroe. Non merita un riconoscimento postumo.
Lo merita a signora Coppola, quel piccolo personaggio radical chic che fece una piazzata sul tram di Napoli. Contro un suo concittadino, reo di avere reagito con ‘razzismo’ alla protervia di un bengalese.
Trentatré. Come gli anni di Cristo. Speriamo stiano a significare che questo è il tuo ultimo, come presidente abusivo di una Repubblica che abbiamo solo iniziato a rovesciare come un calzino.
Ps. La reazione della Chiesa alla morte di Desirée, ne definisce in modo evidente la decadenza: in altri tempi avrebbero canonizzato una ragazzina morta per difendere la propria verginità; oggi canonizzano i suoi stupratori.
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