domenica 30 dicembre 2018

CONA È LIBERA DAI PROFUGHI, CITTADINI: “FINE DI UN INCUBO” – VIDEO





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Come promesso, il famigerato centro accoglienza di Conetta è stato sgomberato. Promesso prima da Minniti, e mai avvenuto. Promesso poi da Salvini, e mantenuto.
Si uniscono i fronti della protesta, a dimostrazione che oramai nel territorio del “distretto dei profughi” la misura è colma. Soprattutto dopo i tentati stupri dentro e fuori la base di Bagnoli che ospita 800 fancazzisti. Questa mattina i sindaci di Cona, Bagnoli di Sopra e Agna hanno manifestato davanti al municipio di Bagnoli.

Erano 1.600 i sedicenti profughi presenti al tempo del PD.

Il famigerato centro di accoglienza nell’ex base militare di Conetta di Cona si avvia alla chiusura definitiva. Entro un mese. Il primo gennaio 2018 ospitava 744 sedicenti profughi, oggi sono 286. “L’avevamo promesso e lo stiamo facendo – dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini – abbiamo fatto crollare il numero di sbarchi, tagliato le spese …



Salvini aveva giù chiuso il vicino campo di Bagnoli di Sopra nel padovano – nel raggio di sei chilometri infatti c’erano due hub con oltre 2400 richiedenti asilo – e poi aveva promesso di chiudere Conetta. Fatto. Tutto è stato reso possibile per la chiusura dei porti che ha fermato il ‘ricambio’. Quel processo tanto gradito alle coop del PD e del Vaticano. E alla ‘Ndrangheta.

Ma rimane un problema: vanno rimandati a casa, non trasferiti.


Si sono chiusi all’interno dell’ex base Nato di Conetta e hanno bloccato il cancello d’ingresso in attesa che il vicario del prefetto, Sebastiano Cento, intervenga sul posto per ascoltare le loro richieste. Continua la protesta iniziata mercoledì pomeriggio nell’ex compendio militare di Cona, dove allo stato sono ospitati poco più di 700 richiedenti asilo.

Sono usciti dall’ex base di Conetta e hanno bloccato l’accesso piazzando delle panche sulla strada. La protesta è scattata questo primo pomeriggio davanti al centro che ospita 750 richiedenti asilo. Piuttosto violenti. http://citynews-veneziatoday.video.stgy.ovh/~media/mp4-sd/62165601858255/video-unito-collage-2.mp4 Nei mesi scorsi alcune centinaia di loro erano usciti dalla struttura marciando in due “tronconi” per chiedere alla Prefettura di Venezia soluzioni

Sono una trentina, forse più: per una decina di loro era stata decisa la ricollocazione alla Croce Ro$$a di Jesolo, per altri in strutture della provincia di Treviso, come l’ex caserma Serena. Ma neppure le nuove strutture sono gradite, anzi: peggio di prima, almeno stando alle loro richieste. Scandalo senza fine.














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