domenica 30 dicembre 2018

DIEDERO FUOCO A PALAZZO CHE SEGRETARIO PD AFFITTAVA AI PROFUGHI: RIMANGONO IGNOTI

 




Un anno fa, la notte di Capodanno, alcuni cittadini diedero alle fiamme uno stabile di tre piani a Pagliare del Tronto, Ascoli.
Il palazzo era destinato ad ospitare richiedenti asilo:


Interessanti particolari sulla palazzina incendiata dai cittadini ad Ascoli, prima che arrivassero cosiddetti ‘profughi’. La cooperativa che se ne occupa è la Versoprobo s.c.s., un vero e proprio colosso del business dell’accoglienza che svolge attività per conto di numerose prefetture in Piemonte e in Lombardia e, come è riportato dal sito web della stessa.

Gestito dalla famigerata Versoprobo.
L’inchiesta della Procura di Ascoli ha portato la scorsa primavera all'iscrizione nel registro degli indagati di un cittadino accusato di incendio doloso aggravato da motivi razziali.
Benché fortemente sospettato, non sarebbero però stati trovati nei suoi confronti elementi di colpevolezza utili a sostenere l’accusa in un eventuale processo. Per cui, a meno di una svolta clamorosa nelle prossime settimane, la posizione dell’uomo è destinata ad essere archiviata.
Tutto è bene, quel che finisce bene.
Il procuratore Umberto Monti fece perquisire l’abitazione dell’uomo, incensurato.
La sua fisionomia sarebbe stata compatibile con la descrizione fatta da alcuni testimoni – impiccioni – che quella notte intravidero in zona un individuo, senza poterne però indicarne l’identità. A casa dell’indagato fu trovata una discreta quantità di accendini: ovviamente non certo una prova di colpevolezza.
Di fatto nei suoi confronti la Procura non ha mai chiesto l’arresto e lo stesso ha accusato nel frattempo problemi di salute che lo hanno costretto al ricovero in una struttura sanitaria. Persecuzione.
Speriamo si rimetta presto.
Il Garante dei Diritti dei minori delle Marche, presunti e non italiani ovviamente, altrimenti si sarebbe preoccupato della povera ragazzina stuprata dai suoi protetti ad Ascoli: Ascoli, profughi stupratori trasferiti: detenuti italiani volevano linciarli Esprime in una nota “seria preoccupazione e condanna” per l’episodio di Spinetoli, dove la notte di Capodanno è stato dato alle





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