EFFETTO SALVINI: COOP PD TAGLIA METÀ DEL SUO PERSONALe
La scure di Salvini sul business dell’accoglienza fa vittime eccellenti. Come la coop preferita di Alfano e del PD, quella che vinceva tutti gli appalti grazie agli infiltrati nelle prefetture.
Avviata la procedura di licenziamento per 57 dipendenti. E niente rinnovo per 71 lavoratori a tempo determinato
La famigerata cooperativa Edeco, la “pigliatutto” dell’accoglienza – di cui è presidente Sara Felpati e factotum il marito Simone Borile – dopo aver decuplicato il suo bilancio in pochi anni accaparrandosi gran parte dei bandi per la gestione dei fancazzisti, fa i conti oggi con Salvini e la chiusura dei porti.
La coop, coinvolta in diverse inchieste giudiziarie per le presunte irregolarità sui bandi che si è aggiudicata, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 57 lavoratori, a cui si aggiungono altri 71 operatori a cui non sarà rinnovato il contratto in scadenza. Non piangete, sono quasi tutti immigrati, e comunque, parassitavano le tasche degli italiani.
Chiusi i grandi centri di San Siro di Bagnoli e di Cona, nel Veneziano, per Edeco è finita la pacchia.
Il che significa dimezzare i dipendenti di quella che era diventata una vera e propria industria dell’accoglienza.
In pochi mesi si è ridimensionato “l’impero” di Edeco, costruito sui carichi di migliaia di finti profughi che le ong traghettavano in Italia e il Pd trasformava da clandestini in profughi con la truffa della ‘protezione umanitaria’.
Lo scorso 30 settembre è intervenuta la chiusura dell’hub di San Siro di Bagnoli che se da qualche mese aveva ridotto il numero di ospiti a poche decine, era arrivato a contarne quasi mille. Il 20 dicembre è arrivata anche la chiusura del centro di accoglienza di Cona, arrivato a ospitare anche più di mille migranti.
E poi c’è il taglio delle tariffe voluto da Salvini: da 35 a 19/26 euro.
Il colpo finale sul mostro Edeco è stata la modifica delle modalità previste per la famigerata accoglienza diffusa – che Edeco si è pappata nelle province di Padova, Venezia e Rovigo – a seguito del nuovo capitolato predisposto dal Viminale che, tra le altre cose, prevede l’eliminazione di tutti i servizi a favore degli immigrati, la drastica riduzione dell’assistenza per il sostegno dei sedicenti soggetti vulnerabili e la riduzione di circa il 60% delle risorse umane dedicate all'assistenza di base ai migranti.
Come si legge nella lettera che la coop ha inviato alle organizzazioni sindacali per annunciare i licenziamenti, «lo sfavorevole perdurare della situazione del settore, ha decretato una importante contrazione della presenza di assistiti anche nelle altre strutture di accoglienza gestite da Edeco». Da qui la necessità di sforbiciare il personale.
Complessivamente, oggi, Edeco conta 228 dipendenti. Numeri alla mano, la previsione è di scendere a cento unità. Anche troppi.
Dopo averla affamata, uccidi la bestia dell’accoglienza, Salvini.
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