venerdì 28 dicembre 2018

GOOGLE ELIMINA PUBBLICITÀ DA SITO POPULISTA PER ARTICOLO ANTI-MACRON




Mentre i media italiani mantenuti con i soldi dei contribuenti urlano alla censura perché la pacchia è finita anche per loro, la vera censura colpisce i media indipendenti.
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Google ha eliminato le pubblicità dal sito Web populista di notizie politiche Politicalite.com, a causa di un articolo su Marine Le Pen.
Politicalite è stata fondata nel 2017 dal conservatore britannico Jordan James. Il suo vicedirettore è Darrell Goodliffe, che è anche redattore capo del blog dello UKIP Kipper Central.
Il team pubblicitario di Google ha informato Politicalite che la pubblicazione di un articolo del sito web partner Voice of Europe su Marine Le Pen aveva violato le politiche di AdSense, anche se il monopolista non ha spiegato in che modo.
Dopo che Politicalite ha rimosso l’articolo e presentato ricorso, Google ha continuato a rifiutare il servizio di annunci sul sito web:
E’ quello che è successo anche a Vox (su pressioni Boldrini) e quello che stava per succedere al gigante americano Breitbart.
E’ questa la vera emergenza. Si nega a siti indipendenti la possibilità di esistere o di crescere: questo perché Google è un monopolio di fatto della pubblicità su internet. Il suo negare il servizio è in tutti i senso equivalente alla censura di Stato. E’ un’opera di manipolazione dei contenuti: se pubblichi certe cose, noi ti impediamo di guadagnare e quindi di vivere. In questo modo, molti siti si autocensurano pur di mantenere la pubblicità.
Un governo che ama la libertà di espressione interverrebbe obbligando Google a fornire il servizio a tutti i siti internet che non violano la legge italiana.




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