mercoledì 15 febbraio 2023

 BREAKING NEWS, INVASIONE

“MIGRANTI CLIMATICI”. SCATTANO I RICORSI PILOTA NEI TRIBUNALI AMICI

FEBBRAIO 15, 2023






Questi parlano apertamente di ‘ricorsi esplorativi’. Quando parliamo di avvocati e giudici nella rete di Soros parliamo di questo.

“Migranti climatici, nessuna tutela” Scattano i ricorsi pilota a Milano. Gli effetti del clima impazzito equiparati a quelli di una guerra: leso il diritto alla vita e alla dignità dell’uomo “Vogliamo ottenere sentenze che colmino un vuoto giuridico”. Al via mappatura nei centri d’accoglienza.

Gli effetti del cambiamento climatico equiparati a quelli di una guerra, di una persecuzione per motivi politici o religiosi, cioè “fattori esterni che ledono il diritto alla vita e alla dignità dell’uomo”. Parte da Milano una battaglia per “colmare un vuoto normativo”, sotto forma di una serie di ricorsi pilota che verranno presentati alla Sezione immigrazione del Tribunale di Milano nell’ambito di un progetto promosso dal centro studi Systasis con l’obiettivo di far ottenere a migranti in fuga dagli effetti del clima impazzito e dalla crisi ecologica una forma di protezione. La Convenzione di Ginevra del 1951 non riconosce infatti la figura del “rifugiato climatico” perché non riconosce l’ambiente come una causa di “persecuzione”. Ad oggi non esiste una definizione condivisa di migrante climatico o ambientale, in uno scenario variegato e con diverse sfumature, che comprende ad esempio persone in fuga da alluvioni o dalla desertificazione, ma anche da conflitti legati all’accesso a risorse sempre più scarse in alcun e aree del mondo e da situazioni che vedono intersecarsi diversi fattori. Le Nazioni Unite considerano possibile, per le sole cause ambientali, l’esodo di 200 milioni di persone entro il 2050. Dall’ultimo rapporto annuale dell’Idmc emerge che nel 2020 30,7 milioni di nuovi sfollamenti sono stati causati da disastri in 145 paesi e territori. “I flussi in Italia sono destinati ad aumentare nei prossimi anni – spiega l’avvocato Veronica Dini, presidente Systasis e promotrice del progetto – ma nonostante questo siamo di fronte a un vuoto di tutele giuridiche che, attraverso i ricorsi pilota, vorremmo colmare. L’obiettivo è quello di arrivare al riconoscimento dello status di migrante ambientale e climatico e all’attivazione di una tutela appropriata e necessaria”. Il progetto “Le rotte del clima“ partirà dalla mappatura e dalla distribuzione di questionari attraverso le associazioni che si occupano di accoglienza.

Parliamo di un’organizzazione, una sorta di Al Qaida giudiziaria, che lavora per la destrutturazione etnica e sociale dell’Italia.

Prendiamo questo caso:

E’ piuttosto evidente che sapevano dove presentare ricorso.

Quindi il piano è questo: avvocati di Soros che presentano ricorsi dove sanno di avere “possibilità di essere ascoltati”. Traducete voi.

Nordio dovrebbe controllare dove hanno presentato questi ‘ricorsi esplorativi’ e inviare gli ispettori. Indagare quali giudici sono e controllare le precedenti sentenze. Poi agire di conseguenza.

La cosiddetta ‘indipendenza della magistratura’ è diventata irresponsabilità nei confronti del popolo e dipendenza da élite globalare:












Si regola il termostato dell’africa su ” FUSIONE NUCLEARE”.E migrate, scimmie bastarde!!!




















































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