mercoledì 22 febbraio 2023

 BREAKING NEWS, CAMPANIA, CRIMINI IMMIGRATI

MINORI AFRICANI ASSALTANO FIGLI ITALIANI: GUERRIGLIA IN CARCERE

FEBBRAIO 22, 2023



































Violenti disordini RAZZIALI sono avvenuti ieri pomeriggio carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento dove c’è stato uno scontro tra detenuti stranieri e detenuti ITALIANI.

Un dato rilevante: la forte presenza di MINORI extracomunitari nelle 17 carceri italiane (su 333 detenuti 204 sono stranieri).

I FIGLI DEGLI IMMIGRATI SONO LA PIU’ GRANDE MINACCIA AL NOSTRO FUTURO: ABROGARE I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI.

VIOLENZA nel carcere minorile di Airola. Qualche parola di troppo avrebbe scatenato la reazione dei detenuti di origini africane che, nel tentativo di aggredire due italiani, hanno smontato la porta blindata che separa le celle. A rendere noto l’episodio, accaduto lunedì sera, sono state diverse sigle sindacali della polizia penitenziaria per puntare, ancora una volta, i riflettori sui disordini che si verificano presso l’Ipm di Corso Montella. I detenuti coinvolti sono sette, tra questi alcuni adolescenti napoletani, un marocchino e un tunisino. Gli extracomunitari avrebbero sradicato la porta blindata per poter raggiungere chi, precedentemente, li avrebbe attaccati verbalmente. Uno dei detenuti coinvolti, un giovane del napoletano, ieri notte è stato trasferito.

APPROFONDIMENTI

Airola, scontro tra detenuti stranieri e napoletani nel carcere minorile: disordini e violenze per tutta la notte

Perplessità è stata espressa dal Sappe per la riassegnazione di quel detenuto “con problemi psichiatrici” presso il carcere sannita. Il vice coordinatore regionale del sindacato, Sabatino De Rosa, chiede di ponderare bene «questi trasferimenti scellerati» e spiega che «il detenuto napoletano, già allontanato da Airola per essersi reso protagonista di più eventi critici in poco tempo è riuscito ad aggredire un operatore di un corso, in mattinata, e in serata, a fomentare una rivolta contro alcuni detenuti nordafricani, che hanno distrutto un intero reparto detentivo rendendolo inagibile. Il poliziotto di turno ha spiegato De Rosa – ha chiesto rinforzi tra gli agenti degli altri reparti e tra quelli di riposo perché la situazione stava degenerando». Per Donato Capece, segretario generale del Sappe servono «poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze».

Secondo il consigliere nazionale Osapp, Emilio Fattorello «occorre rivedere la politica e organizzazione della detenzione negli istituti per minori, quello di Airola non può continuare ad essere ricettacolo di soggetti violenti e problematici, trasferiti per ordine e sicurezza da tutta l’Italia». Sull’episodio sono intervenuti anche Ciro Auricchio (Uspp) e Eugenio Ferrandino (Uil) che hanno definito gli istituti minorili campani «una miscela esplosiva a causa della promiscuità tra detenuti italiani e stranieri». I due sindacalisti auspicano «la chiusura parziale dell’Ipm e l’inizio dei lavori già in calendario e ormai non più rinviabili visto la decadenza strutturale dell’istituto».

Ma pensa, l’Apartheid per mantenere la pace e la sicurezza, la segregazione razziale come metodo di risoluzione dei conflitti. Non è meglio fare questa selezione già alle frontiere?






















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