2023, FUGA DAL PD: FIORONI INIZIA LA SCISSIONE
FEBBRAIO 27, 2023
Il Pd diventerà un partito marginale radical chic tra il 5 e il 10 per cento.
“Io sono sempre stato uno con le valigie in mano e stavolta prendo atto che è arrivato il momento”. Beppe Fioroni, storico dirigente della Margherita, tra i fondatori del Pd e sostenitore di Stefano Bonaccini al congresso lascia il Partito democratico. Spiega all’Adnkronos: con la vittoria di Elly Schlein “nasce un nuovo soggetto che non è più il Pd che avevamo fondato e prendo atto della marginalizzazione dell’esperienza popolare e cattolico democratica”.
Ma forse non c’è da concedere il beneficio del dubbio alla neosegretaria? “No, per me la vittoria di Schlein rappresenta al fine di un ciclo politico – dice Fioroni – Schlein ha detto ‘Bonaccini fa perfino le iniziative con Fioroni…’, che spazio può esserci per noi?”.
E quindi che fa? Lascia la politica? “No, non possiamo arrenderci. Anzi, quanto accaduto deve essere visto come una chiamata all’azione per noi cattolici democratici. Insieme ad altri amici abbiamo dato vita a un network in cui ricostituiamo l’area popolare che era stata divisa e di cui in questo Paese riteniamo ci sia bisogno. Dobbiamo lavorare per costruire un nuovo progetto politico, che sia in grado di rappresentare le ragioni e le passioni di un elettorato senza più voce”. Un soggetto che guarda al cantiere del partito unico del Terzo Polo? “No per il momento pensiamo a noi”.
Fosse per me, abolirei del tutto le doppie e triple cittadinanze o quadruple, ma, CERTAMENTE, vieterei qualunque incarico elettivo a chi le ha. In Svizzera, paese di nascita della Schlein il deputato italiano Ignanzio Cassis, nato lombardo e politico di primo piano nella Confederazione, ha RINUNCIATO, anche se la legge non glielo imponeva, alla cittadinanza italiana. Schlein non lo farà, ovviamente. Per quelli come lei, le cittadinanze sono solo uno strumento per intorbidire i popoli, non certo espressione di una identità.
La vecchia tecnica della salvietta acchiappa-colori.
Usano gli scismi per acchiappare voti in fuga per poi dopo elezioni tornare ad essere unica cosa.