giovedì 2 febbraio 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, FRIULI

INFERMIERA PESTATA DA IMMIGRATO QUATTRO VOLTE: “LA PROSSIMA VOLTA TI STUPRO”

GENNAIO 31, 2023





































In lungo e in largo per il paese, continuano gli episodi di violenza fisica e verbale ai danni degli operatori sanitari italiani, soprattutto infermieri, da parte di immigrati. E sono così tanti che non si riesce nemmeno a raccontarli tutti.

Fa riflettere, in questo marasma di botte, insulti, coltellate e pistole puntate contro il personale, una notizia che arriva da Alessandria e che è stata raccontata da Il Piccolo: dallo scorso ottobre un’infermiera dell’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato è stata aggredita ben quattro volte dallo stesso soggetto, un uomo che pare essere dedito all’accattonaggio nei pressi del nosocomio.

Possibile che arginare questo triste fenomeno sia così complicato, tanto da non riuscire a individuare e risolvere nemmeno quelle situazioni vestite di una certa prevedibilità?

Da quanto si apprende, tutte le volte il soggetto si sarebbe introdotto indisturbato nell’ospedale e avrebbe aggredito (con male parole, spintoni, calci e pugni e addirittura con minacce di stupro) la professionista nei pressi dell’ambulatorio di Medicina generale, dove lei lavora. Lei ha sempre denunciato l’accaduto sia all’azienda sia alle forze dell’ordine, ma… Evidentemente, ciò non è bastato per evitare che i fatti si ripetessero.

Come spiegato da Alberto Accordi, segretario provinciale del Fials: «L’ultima volta, il 23 gennaio scorso, ci sono state minacce di violenza sessuale, cose raccapriccianti. L’Asl-Al ci ha detto che avrebbe messo in atto misure di tutela ma evidentemente non sono bastate. I varchi non sono presidiati, a differenza di quanto avviene di notte con il pronto soccorso per mezzo di un vigilante.

Vorrei che i lavoratori venissero tutelati correttamente all’atto del loro lavoro. Il modo in cui farlo deve trovarlo l’azienda. Non possiamo tollerare che questo accada, potrebbero rimanere coinvolti anche i malati e i visitatori. La signora è sempre tornata a lavorare con il massimo attaccamento dopo gli episodi ma questo genere di cose non la può ovviamente lasciare indifferente».






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