MIGRANTI ISLAMICI: “TAGLIARE LA GOLA A DONNE CHE VANNO A SCUOLA” – VIDEO
DICEMBRE 1, 2022
La cosa vergognosa è che il video viene presentato come “difficoltà di integrazione in Italia”, come se fosse un obbligo integrare queste bestie. Come se l’immigrazione di massa fosse un dogma. Un obbligo.
Vedete, loro la pensano come i talebani. E noi ce li stiamo portando in casa. Facciamo loro costruire moschee più o meno abusive sul nostro territorio.
Poi andiamo ad esportare democrazia a casa loro. Mentre importiamo qui loro. Alla fine non è la democrazia che esportiamo, ma l’islam che importiamo.
Perché il modello di società non è un meme, non si impara per imitazione, arriva con le gambe degli immigrati.
La folle strategia progressista, che ha contaminato anche gli omini della ‘destra’, è quella di portare in Italia i musulmani per non lasciarli nelle mani dei talebani. In questo modo importiamo esattamente quello che a parole vorremmo combattere in Afghanistan.
”La cosa vergognosa è che il video viene presentato come “difficoltà di integrazione in Italia”, come se fosse un obbligo integrare queste bestie. Come se l’immigrazione di massa fosse un dogma. Un obbligo.
La DISintegrazione è obbligo perché siamo universalisti.
”Ma c’è una caratteristica che più di tutte merita di essere osservata e ammirata, poiché al mondo non esiste niente di simile […] avendo distinto in due parti tutti gli abitanti dell’impero – e dicendo impero ho detto l’ecumene – ovunque avete reso partecipi alla vita politica o addirittura facenti parte del vostro stesso popolo tutti gli uomini […] li avete resi sudditi e sottoposti al vostro governo […] Un’unico impero universale [in quest’epoca chiamato Unione Europea], sotto un unico uomo [il partito demofobo e più-africa sono favorevoli al presidenzialismo imperiale il quale terrebbe in pugno i sudditi], il miglior capo e ordinatore [il quale di tutte le questioni più importanti si deve occupare al posto nostro], tutti si riuniscono come in un foro comune, ciascuno per ricevere ciò che gli serve. Ciò che è una citta per i suoi confini e per il suo territorio, questo è oggi Roma per tutta l’ecumene, come se fosse stata proclamata patria comune di tutta la terra, così che si potrebbe dire che si riuniscono in questa unica acropoli tutti i perieci o quelli che, ripartiti in demi, abitavano in un altro territorio. Roma non ha mai respinto nessuno.”
Historia Augusta, Uita Adriani, XXVI, 5.
Da questa truce pazzia spregevole dobbiamo guarire!
”Fecisti patriam diversis gentibus unam”
Rendesti apolidi molteplici popoli
”Urbem fecisti, quod prius orbis erat”
Tutto il mondo in un grande carcere trasformasti
Ti avverto, chiunque tu sia:
Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso
ciò che cerchi, non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dèi.
Oh Uomo, CONOSCI TE STESSO
e conoscerai l’Universo e gli Dèi.
Oracolo di Delfi