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IL PIANO DI PUTIN PER DISTRUGGERE IL DOLLARO: COSÌ SCONFIGGERÀ GLI STATI UNITI
MARZO 16, 2022
L’offerta sarebbe arrivata dalla Russia per aggirare le sanzioni americane. Nuova Delhi importa l’80% del suo fabbisogno petrolifero, e solo una quota del 2-3% di queste importazioni proviene dalla Russia. Sarebbe manna, con questi prezzi, per l’economia indiana, potere importare a prezzi scontati. Per la Russia, invece, significherebbe dare un altro colpo al dollaro.
Dovete sapere che il debito americano, enorme, si regge solo sul fatto che il dollaro sia la moneta di scambio universale e che tutto sia quotato in dollari. Visto che servono dollari per comprare materie prime, questo tiene artificialmente in alto una valuta che varrebbe molto molto meno. In pratica: è la forza militare americana che tiene su il dollaro. E il dollaro tiene su la potenza militare americana.
Questo circolo virtuoso rischia di essere spezzato dalle mosse russe. Infatti, se finalmente chi vende materie prime si emancipa dal dollaro, allora il dollaro non esiste più.
Del resto, le sanzioni, che congelano la valuta estere in mani russe, significano che nessun soggetto russo – Stato e imprese inclusi – possa saldare debiti esteri o pagare le importazioni con una delle valute sopra citate. Ma il debito non è un problema del debitore, è un problema del creditore.
Infatti, la Russia preparerà presto un ordine di pagamento in rubli per ripagare il suo debito estero, se impossibilitata a pagarlo in valuta straniera. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, in un’intervista al canale televisivo Rossija-24. “L’esecuzione del pagamento, che è prevista in queste valute, potrebbe essere difficile nelle attuali condizioni di congelamento delle riserve auree di quelle valutarie. Tuttavia, ciò dipenderà dalla capacità di tali banche, che sono occidentali e presso cui si trovano i conti della Federazione Russa, di eseguire questo ordine. In caso di difficoltà, domani, martedì, prepareremo il corrispondente ordine di pagamento in rubli”, ha detto Siluanov. Il ministro ha poi aggiunto che lo yuan cinese è una delle riserve valutarie della Russia e verrà utilizzato.
Mosca starebbe cercando di convincere le potenze emergenti ad emanciparsi per le loro transazioni dal dollaro. Il primo passo è, appunto, l’India.
Quindi Putin rischia di vincere non solo la guerra in Ucraina, ma anche quella economica. E, scommettiamo, sarà proprio la rinuncia al dollaro dei Paesi terzi come valuta di scambio a scatenare l’attacco Nato. E’ questo che gli Usa non si possono permettere. E’ questo che li farebbe andare fuori di testa.
Se il dollaro finisse di essere quello che è oggi artificialmente, tutto il benessere americano basato su montagne di debito collasserebbe su se stesso.
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