mercoledì 2 settembre 2020

ALLA SINISTRA GLI PIACE FARE LE PORCHERIE CON I NEGRI.





 BREAKING NEWS, DOSSIER ACCOGLIENZA

BUSINESS IMMIGRATI, I PREFETTI: OBBLIGATI DALLA SINISTRA A FARE PORCHERIE

 









Ora che il Pd è tornato al governo, la quarta volta in sei anni senza legittimazione elettorale, è bene ricordare cosa i prefetti erano costretti a fare, durante i loro governi precedenti. E cosa, probabilmente, sono tornati a fare ora che la pacchia è tornata. Con la mangiatoia e i loschi affari delle coop e di tutto il baraccone umanitario.


«È vero che ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare», questa la frase intercettata dell’ex prefetto di Padova Patrizia Impresa, che spiega come funzionavano le cose al tempo dei governi PD: porcherie, tutte porcherie.

La donna era stata intercettata nell’ambito dell’inchiesta sullo scambio di favori tra la prefettura ed Ecofficina (oggi Edeco), la coop molto vicina agli ambienti della sinistra che vinceva tutti i bandi per l’accoglienza in Veneto.

Interrogata, ha poi chiarito il senso generale delle sue parole spiegando che quando si è in emergenza a volte si fanno delle forzature: a quei tempi, eravamo in pieno governo Renzi, il governo inviava centinaia di sedicenti profughi a settimana e a trovarsi la patata bollente in mano erano sempre i prefetti. Che dovevano fare ‘porcherie’.

L’AP-Associazione Prefettizi, rappresentanza della casta più casta del Paese, era intervenuta: «Tutti i prefetti del territorio e i rispettivi collaboratori si sono trovati a doversi produrre in autentici salti mortali per dare esecuzione alle pressanti richieste di dare subito e comunque una sistemazione a grossi contingenti di migranti da parte degli uffici del Viminale che a loro volta sono sottoposti ad analoghe insistenze».


«I prefetti hanno dovuto sopperire a gravi criticità e inadeguatezze del Sistema Protezione Richiedenti Asilo immaginato per far fronte a qualche migliaio di persone e non a centinaia di migliaia. Amareggia quindi il poter essere messi alla gogna per alcune parole estrapolate dal contesto e dette in una conversazione colloquiale che non celavano alcuna malefatta bensì esprimevano un autentico grido di dolore. Accogliere o meno i migranti era e rimane una scelta esclusiva della politica, non dei prefetti. Ai quali andrebbe piuttosto appuntata una medaglia sul petto per essersi dimostrati pronti e affidabili al di là di ogni legittima aspettativa».

Avete impestato l’Italia di clandestini, seguendo in modo pervicace gli ordini di un governo abusivo. Facendo quelle che la vostra esimia collega ha definito ‘porcherie’. Vi siete dimostrati affidabili sì, ma per gli obiettivi della mafia nigeriana: ovviamente, in modo inconsapevole.

Fosse per noi, tutti i prefetti che hanno collaborato a questo scempio verrebbero licenziati. Si tratta comunque di una casta inutile e antidemocratica. Una, invece, quella più impegnata nell’imporre la presenza dei clandestini, l’hanno fatta addirittura ministro dell’Interno. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: record di sbarchi e italiani che vorrebbero linciarla in pubblica piazza.


La casta dei Prefetti: ci costano 100 milioni di euro, e che pensioni

In Italia ci sono oltre 1.300 prefetti. Una pletora di parassiti impegnata nel portare avanti il Piano di colonizzazzione africana. Nello specifico abbiamo 149 prefetti, di cui 44 in sede centrale e 105 in sede periferica. Poi ci sono 712 viceprefetti, di cui 222 al centro e 490 in periferia. 



Ora, invece, il Pd ha ricominciato. A riempire l’Italia di clandestini. A fare porcherie.







non preoccupatevi quei poveri prefetti costretti in realtà non erano costretti ma lo facevano con molto piacere , sapevano le linee guida del padrone ed agivano , oramai , come un ricordo muscolare….
in quella frase :
“È vero che ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare” …….. manca il continuo di quelle parole ” ed è stato un piacere farle, ci siamo ingrassati come facoceri e riorganizzati in posti chiave in modo che la festa continui…”
E LA FESTA CONTINUA….



Ormai nn c’è un organo statale che nn sia venduto o corrotto.. ci vorrebbe una bella pulizia.. ma di quelle radicali e schiacciarli come scarafaggi.



” Fosse per noi, tutti i prefetti che hanno collaborato a questo scempio verrebbero licenziati. ”
Se -invece- dipenderà da gente come il sottoscritto, tutti i prefetti che hanno collaborato a questo scempio saranno fucilati alla schiena ….. .


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