sabato 4 febbraio 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, GENOVA

QUINTO STUPRO IN UN MESE A GENOVA: AFRICANI STUPRANO DONNE E BAMBINI

FEBBRAIO 2, 2023






Le nuova Marocchinate.

Gli stupratori sono tutti immigrati. Tutti africani. Stuprano donne, ragazzine e bambini. Se ci fossero capre, stuprerebbero anche quelle come avvenuto in altre zone d’Italia. Sono fuori controllo. Un esercito nemico sbarcato da governi nemici.

Violentata da uno spacciatore che le ha offerto una dose di crack. La vittima, una donna di 28 anni, è stata portata all’ospedale Galliera dalla polizia ed è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per le lacerazioni subite nell’aggressione. È successo la notte fra martedì e ieri, è successo nel centro storico, ancora una volta nei vicoli stretti e bui nei pressi di via Cairoli. Il salotto buono di Genova.

È il quarto stupro che avviene nella città vecchia dall’inizio dell’anno, il quinto se si considera anche l’episodio del Terminal traghetti. In un mese esatto. Tre ragazze e un ragazzo le vittime, che si sono avvicinati troppo alle strade dello spaccio mentre tornavano a casa o stavano raggiungendo gli amici. Secondo gli inquirenti gli aguzzini sono sempre gli stessi, componenti di una banda di pusher di senegalesi. Stupratori seriali che approfittano dell’oscurità per entrare in azione.

L’ultimo episodio è sconcertante per la brutalità con la quale è avvenuto. Erano circa le due di notte di martedì quando la ventottenne ha incontrato lo spacciatore. Non si sa se casualmente oppure volutamente, perché i medici non hanno ancora dato il consenso alla squadra mobile di interrogarla (sia per le condizioni fisiche sia per quelle psicologiche della ragazza, ndr). I due parlano per qualche istante, poi l’uomo si avventa sulla donna. Il sospetto degli agenti del primo dirigente Stefano Signoretti è che la giovane fosse sotto l’effetto di stupefacenti, costretta dal bruto a consumare sul posto. Ma saranno gli esami tossicologici a chiarire il punto. L’aguzzino ha abusato della ragazza, quando era praticamente inerme: provocandole ferite che hanno causato un’emorragia. Poi l’ha lasciata in terra, senza alcuna pietà, e si è dileguato.

A notare la ventottenne è stato un passante che ha dato l’allarme al 112: sono intervenute le volanti, ma non hanno potuto fare altro che portare la vittima all’ospedale. I medici del pronto soccorso appena l’hanno vista hanno deciso che bisognava intervenire chirurgicamente perché il rischio di un’altra emorragia era concreto, considerata la quantità di sangue che aveva già perso. Gli investigatori, in attesa che la paziente si riprenda, hanno iniziato ad acquisire le immagini delle telecamere di videosorveglianza. In alcuni filmati sono stati ripresi un paio di stranieri che camminano con passo veloce, vicino al vicolo dove si è consumato l’abuso. Ma è troppo presto per dire se tra loro c’è lo spacciatore.

E soprattutto è ancora presto per poterlo collegare alle altre tre violenze avvenute nel centro storico dall’inizio del 2023 (un altro stupro, il quinto, è stato denunciato nei pressi del Terminal Traghetti ma con un modus operandi differente dagli altri). Però polizia e carabinieri stanno cercando una banda di aguzzini, che popola i caruggi di notte per vendere cocaina, marijuana e crack.

Perché le denunce delle ragazze e del ragazzo abusati sono troppo simili per essere frutto di coincidenze. La prima vittima della gang di origine senegalese è stata una ragazza di vent’anni, afferrata la notte di Capodanno da tre sconosciuti mentre stava raggiungendo delle amiche al porto antico. L’aggressione in un vicolo stretto, famoso per la presenza di parecchi spacciatori. Una strada che avrebbe potuto evitare, invece sembra esserci passata apposta. Dopo poco più di una settimana, stessa sorte era toccata a un’altra ventenne che stava attraversando i giardini Baltimora (che i genovesi chiamano giardini di plastica). Gli stranieri che la ghermiscono sono due. Africani. La portano in un luogo appartato e buio e fanno scempio di lei.

Passano altri quindici giorni (sempre un fine settimana) ed è un quindicenne a denunciare di essere stato costretto a ripetuti rapporti sessuali da alcuni stranieri. Vicino a via Cairoli. Anche lui è passato da caruggi avvolti dall’oscurità, viuzze che sarebbe stato meglio evitare, in particolare nel cuore della notte. Nega di esserci andato per acquistare stupefacenti e i carabinieri gli credono, ma è a questo punto che viene formulata l’ipotesi della banda di pusher. Uno degli spacciatori attira le ragazze o i ragazzi con un pretesto in un angolo poco visibile e soprattutto dove non ci sono telecamere: lì sono nascosti gli stupratori, che si accaniscono. Racconti credibili supportati anche dai riscontri trovati in questi giorni dalle forze dell’ordine. I segni sui corpi dei giovani abusati quando hanno chiesto di essere medicati sono inequivocabili.

Venerdì, sabato e domenica polizia e carabinieri avevano presidiato i vicoli, sconsigliando ai ragazzi della movida di frequentare i caruggi più pericolosi. Non era successo niente, ieri mattina l’incubo è tornato.





























Generazioni bruciate dalla droga, ce li ritroveremo come medici, infermieri, politici, ecc… TUTTI RICATTABILI




queste troie si fanno scopare dai negri x una dose di crack, poi fanno le femministe con gli uomini occidentali.
e’ giusto cosi raga..meritano il burqa e le frustate.



Dei calci nel culo certamente, ma ogni atomo di merda islamica deve sparire, non dovremmo manco sapere cosa straminkia e’ il burqa!!!!Come non sapevamo cosa fosse quel cilindro di merda del kebab e tutto lo schifo che si sono portati appresso sti scarafaggi delle sabbie!




Cilindro?!
Sembra un grosso pene!🤣















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