mercoledì 19 ottobre 2022

SI ACCOPPIA CON UN ISLAMICO, E LUI HA UCCIDE, LA COLPA ORA E' DEGLI ITALIANI



SPOSA UN MUSULMANO, LUI LA UCCIDE. FAMIGLIA: “COLPA DELLO STATO”

OTTOBRE 17, 2022




Quindi, lei si sposa uno spacciatore marocchino, e la colpa è dello Stato? Lo è solo perché non ha leggi che vietino questo tipo di matrimoni.

Tra l’altro la vittima ha anche fatto due danni, per fortuna femmine, quindi meno pericolose per il futuro degli italiani. E la stessa vittima pare si fosse anche convertita. Quindi è morta, poverina, ma la responsabilità è tutta sua, non certo della ‘società’. Tranne su un punto: tollerare questo tipo di matrimoni è sbagliato. Ma se qualcuno fosse intervenuto, lo avrebbero definito ‘razzista’, lei per prima, ma lei oggi sarebbe ancora viva. Grazie ai ‘razzisti’.

Stamattina il sindaco di Osimo (Ancona) Simone Pugnaloni ha incontrato il fratello di Ilaria Maiorano, la 41enne uccisa a botte in casa sulla Montefanese a Padiglione frazione di Osimo l’11 ottobre scorso; il marito, Tarik El Ghaddassi, 42 anni, è in stato di fermo per omicidio volontario aggravato.

 Il fratello di Ilaria, Daniele, e la madre Silvana, sono stati ricevuti in Municipio dai servizi sociali.

Al centro dell’incontro la possibilità di essere tenuti aggiornati costantemente sull’evolversi della situazione che riguarda le due piccole bambine di Ilaria, di 5 e 8 anni, e su come muoversi dal punto di vista legale per poterle vedere prima possibile. E’ stato anche l’occasione per ribadire l’impegno da parte dell’amministrazione comunale di sollecitare le autorità preposte a fare di più per i diritti delle donne e per il sostegno alle famiglie più fragili. La famiglia Maiorano ha voluto rilanciare un proprio appello: “Ci spiace che la tragedia di Ilaria possa aver sollevato polemiche politiche, – affermano – la nostra accusa di averla lasciata sola non era rivolta direttamente al Comune di Osimo né tantomeno alle assistenti sociali, semmai alle leggi dello Stato che dovrebbero consentire azioni più incisive e tradursi in conseguenze e pene certe. Il nostro appello è alle forze dell’ordine e soprattutto alle autorità giudiziarie affinché si faccia prima possibile chiarezza e giustizia su quanto accaduto – concludono e si lavori costantemente a livello nazionale per evitare il ripetersi di altri episodi così drammatici”.




 









Inshallah, avrà avuto i suoi motivi per comportarsi come si è comportato.









































 

Nessun commento:

Posta un commento