lunedì 24 ottobre 2022

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, ROMAGNA

ITALIANA SENZATETTO VIOLENTATA IN STRADA DA AFRICANO: “HO IL PERMESSO UMANITARIO”

OTTOBRE 23, 2022

































Doppio scandalo: che ci siano italiani senzatetto – ventimila – mentre ospitiamo centomila fottuti scrocconi in hotel, come lo stupratore – e che ci siano somali in Italia come ‘rifugiati’. Si rifugino in Kenia, a Malindi.

Il problema di Rimini non erano gli Alpini, erano e sono gli africani. E il sindaco straniero del Pd.

Violentata nell’androne di un palazzo, ma dei passanti vedono la scena e chiamano la Polizia che arresta l’aggressore. E’ successo il 3 ottobre scorso a Rimini, ma solo oggi se n’è avuta notizia con l’emissione del decreto di giudizio immediato nei confronti dell’uomo, un 31enne somalo con status di rifugiato dal 2016.

La donna, senza fissa dimora, stava dormendo in un giaciglio di fortuna in via Coletti presso una rivendita automatica di prodotti a base di canapa, quando è stata trascinata fuori dal suo riparo e inchiodata contro un muro tenuta per il collo. Poi la violenza, mentre la donna urlava disperatamente.

Alcuni passanti hanno però sentito le grida e sono accorsi per aiutarla. Sono riusciti a strappare la vittima allo stupratore mentre chiamavano la Polizia. Gli agenti delle volanti subito sopraggiunti hanno ammnettato il somalo e lo hanno portato in Questura. I sanitari del 118 hanno prestat le prime cure alla donna; ricoverata poi all’ospedale Infermi in stat di choc, alle sue dimissioni le è stata dignosticata una prognosi di cinque giorni.

Lo straniero, incensurato e residente a Milano, ha detto al giudice di non ricodare nulla per colpa dell’alcol. Si trovava a Rimini di passaggio, ha raccontato, dopo aver lavorato come bracciante,.

Il 31enne resta nel carcere riminese dei Casetti in attesa del processo con giudizio immediato fissato con l’accusa di violenza sessuale per il 16 dicembre dal gip Raffaella Ceccarelli, accogliendo la proposta del pm Luca Bertuzzi. A difenderlo sarà l’avvocato Marco Gramiacci del Foro di Forlì.




















Prendere l’avvocato difensore e impiccarlo dalle palle su un lampione in pubblica piazza. Vediamo se altri avvocati accoglioni provano ancora a difendere scimmie africane













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