sabato 28 novembre 2020

I TUNISINI CLANDESTINI, DETTI TERRORISTI ISLAMICI,UNA VOLTA FINITA LA CROCIERA A SPESE DEGLI ITALIANI, VERRANNO LIBERATI IN ITALIA, E ANDRANNO IN FRANCIA A COMMETTERE ATTENTATI. LAMORGESE, PD, SINISTRA, CONTE E 5 SIGARI SONO COMPLICI. 



 BREAKING NEWS, INVASIONE

FINITA LA CROCIERA NON SANNO COME ESPELLERLI: FOGLIO DI VIA PER CENTINAIA DI CLANDESTINI





































ALTRI sette tunisini sono stati arrestati, dalla Squadra Mobile, perché rientrati a Lampedusa nonostante fossero destinatari di decreti di respingimento. Stando a quanto è stato accertato dai poliziotti, che sono in pianta stabile all’hotspot dell’isola, anche loro se ne sono infischiati dell’espulsione.

Salgono così a 51 i migranti che sono stati arrestati dall’inizio del mese dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento, in sinergia con la Procura di Agrigento che è diretta dal procuratore capo Luigi Patronaggio. Si tratta di persone che, appunto, hanno tentato di fare ingresso in Italia nonostante fossero stati già espulsi, condannati o dichiarati indesiderati.

Centinaia dall’inizio dell’anno. Almeno quelli individuati. Espulsi da Salvini che tornano perché sentono di avere un governo amico.

Ed è un governo loro amico. Visto quanto succede. Il Questore della Provincia di Ragusa ha infatti disposto il respingimento con accompagnamento alla frontiera di 25 cittadini extracomunitari di nazionalità tunisina, a conclusione del periodo di isolamento fiduciario trascorso presso la nave quarantena “Azzurra”, approdata al porto di Pozzallo lo scorso 23 novembre. Vista l’impossibilità di eseguire con immediatezza i decreti con accompagnamento alla frontiera, veniva disposto il trattenimento di 6 cittadini tunisini presso il Centro per i rimpatri di Roma “Torino”, per il tempo strettamente necessario alla rimozione degli impedimenti all’accompagnamento.

Per i rimanenti 19 cittadini tunisini destinatari del decreto di respingimento, non essendo possibile il trattenimento presso centri per i rimpatri, per indisponibilità di posti, veniva notificato un ulteriore decreto che ordinava loro di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni. Come il decapitatore di Nizza.

Nelle stesse giornate gli uomini dell’Ufficio Immigrazione sono stati impegnati anche nella trattazione amministrativa di quasi trecento extracomunitari, richiedenti asilo politico, trasferiti in parte in diverse strutture della provincia ed in parte in altre strutture italiane.

Un Paese allo sbando.





Legateli a dei razzi puntati sull’africa!!!





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