domenica 29 novembre 2020

 BREAKING NEWS, INVASIONE

“BLOCCANO TUTTO PER CANCELLARE I DL SICUREZZA: INTERVENGA MATTARELLA”

































APPELLARSI A MATTARELLA NEL CASO DEL GOVERNO ABUSIVO E’ COME CHIEDERE AIUTO A RIINA CONTRO LA MAFIA. Se l’opposizione non si sveglia, e non capisce che l’unica azione da fare è la guerra totale a questa minoranza di delinquenti abbarbicati alle poltrone, non ne usciamo. Governano quasi tutte le Regioni, avrebbero un potere contrattuale enorme nell’imporre l’agenda al governo. Non fanno nulla di serio, anzi, votano anche insieme ai delinquenti quando ne hanno bisogno, per andare dietro ai nani di Berlusconi.

“Per un decreto legge ci deve essere necessità e urgenza. Voglio chiamare il presidente della Repubblica per chiedere sommessamente come mai è stato usato questo strumento di legge”. Così, in un’intervista a QN, in merito ai decreti sicurezza, il leader della Lega Matteo Salvini, convinto che “ci sarà la fiducia, e questo è un altro errore ma ogni parlamentare della Lega potrò intervenire sugli ordini del giorno. Li terremo inchiodati lì, a discutere di porti. Il Paese affonda per il Covid e la maggioranza pensa ai clandestini. Una vergogna”.
Secondo Salvini, in riferimento ai provvedimenti economici del governo, “serve la pace fiscale. L’annullamento delle tasse”. E sulla scuola “aprire il 10 dicembre serve a poco. Meglio andare alla Befana”.

L’esame del decreto Sicurezza alla Camera proseguirà nella giornata di domani, lunedì 30 novembre, a partire dalle ore 13. Successivamente si riprenderà con le dichiarazioni di voto sulla fiducia e poi dalle 14.30 partirà la chiama per il voto di fiducia. A seguire, fino alle 19, sono in programma gli interventi per illustrare gli ordini del giorno.

L’ex ministro dell’Interno ha messo in dubbio anche l’uso del decreto legge, per cui devono esserci necessità e urgenza. Chiamerà dunque il presidente della Repubblica “per chiedere sommessamente come mai è stato usato questo strumento di legge”. Il Carroccio non piega la testa di fronte alla questione di fiducia posta dal governo alla Camera sull’approvazione del nuovo decreto Sicurezza (nel testo identico a quello licenziato dalla commissione Affari costituzionali) e promette battaglia a oltranza: ogni parlamentare potrà comunque intervenire sugli ordini del giorno. “Li terremo inchiodati lì, a discutere di porti. Il Paese affonda per il Covid e la maggioranza pensa ai clandestini. Una vergogna”, ha aggiunto Salvini nell’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale.















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