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IL GLOBAL COMPACT DELL’ONU È MORTO GRAZIE A SALVINI

NOVEMBRE 29, 2018.

Quello di Salvini è stato un capolavoro tattico. Non ha mai avuto intenzione di approvare il famigerato Global Compact dell’Onu sulla migrazione, ma prima di prendere posizione ha messo in sicurezza il suo decreto sull'immigrazione.

Ecco perché la sua dichiarazione ufficiale è arrivata dopo qualche ora dalla definitiva conversione in legge del decreto. Troppo importante per metterlo a rischio anche con la minima perturbazione politica.

Un capolavoro. Perché porta a casa il punto più importante di tutto il suo programma all'inizio della legislatura. In teoria, ora, potrebbe anche mandare tutti a casa. Se servisse.

E sia chiaro: ormai il patto Onu non vedrà mai la firma dell’Italia. E’ morto.

Perché il voto sulla mozione che avevano presentato quelli di FdI per imporre una decisione al governo, è fissato per il 22 dicembre, dopo l’incontro di Marrakesh in cui gli Stati cuckold firmeranno per farsi castrare consegnandosi mani e piedi all'invasione.

E non è detto che verrà mai votata. Perché prima di Natale ci sarà da votare la legge di Bilancio e a gennaio arriva il Milleproroghe. Così, la previsione più semplice è che il voto sul GMC il Parlamento non lo porterà mai a termine.

Con buona pace dei ‘cubani’ di Roberto Fico. Perché comunque, se mai anche si dovesse votare in tempo utile, una maggioranza contro la firma oggi c’è in Parlamento.

E poi, in caso contrario, Salvini può anche decidere di fare cadere tutto. Tanto la cosa più importante l’ha portata a casa.
L’abbiamo portata a casa.