domenica 31 luglio 2022

SBARCANO TUTTI I ITALIA I CRIMINALI PERCHE' LA GRAN PARTE DEGLI ITALIANI NON E' INGRADO REAGIRE, DIFATTI IL 60 % DEGLI ITALIANI SONO RIMBAMBITI





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MIGRANTI INTERCETTATI: “ITALIA PAESE DI HANDICAPPATI, CI LASCIANO RUBARE TUTTO”- VIDEO

LUGLIO 30, 2022




























Cosa pensano di noi i migranti che delinquono nel nostro Paese? Ad esempio che “l’Italia è il paradiso del divertimento per gli zingari, il Paese degli handicappati”. E’ questa una delle tante frasi emerse dalle intercettazioni degli investigatori della squadra mobile di Milano, le cui indagini portarono all’arresto di 8 zingari di cittadinanza bosniaca con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata ai borseggi in diverse città d’Italia; in particolare, il raggio di azione della banda si era sviluppato nella metropolitana del capoluogo lombardo.

Rubavano in tutta Italia, ma soprattutto Milano. La città “più vivibile d’Italia”. In Piazza Duomo o in metropolitana, ogni zingara incassava fino a 2.500 euro al giorno. La base logistica della banda si trovava a MIlano, in due appartamenti popolari occupati abusivamente in via Famagosta e via Bolla. “È proprio un paese di handicappati, l’Italia. Però è un paradiso per gli zingari. Il Paese del divertimento per gli zingari”.

“È proprio un Paese di handicappati l’Italia – dicono nelle intercettazioni – però è il paradiso degli zingari”.

Il lavoro degli investigatori nasce nel 2017 dalla denuncia per estorsione di una donna di origine bosniache. Agli agenti racconta di essere costretta a delinquere dai suoi connazionali che le chiedevano denaro in cambio della “autorizzazione” a vivere e rubare a Milano. L’indagine permette di ricostruire il castello criminale messo in piedi dagli Omerovic. Gli uomini si occupavano dell’organizzazione logistica dei colpi (individuare gli appartamenti dove risiedere, contattare gli avvocati in caso di arresto, ecc.), mentre alle donne spettava il compito di “alleggerire” milanesi e turisti. Un business florido, sia in inverno che in estate, che permetteva di raggiungere migliaia di euro al mese.

I particolari emergono dalle intercettazioni: “Ce l’aveva già dodici anni, già faceva questo lavoro – dice – È una professionista. Se va da sola è una che sa molto, molto bene, perché sennò non tenevo la Panamera e la Porsche…”. In una sola giornata di furti, le donne erano in grado di rubare cifre da capogiro. “Quasi nessuno ha fatto d’inverno 30mila euro – continua l’uomo nell’intercettazione – perché d’inverno non c’è gente, non ci sono turisti”. D’estate, invece, è tutto più facile. “D’estate fa soldi, solo che io spendo molto… Ogni giorno fa 1000/1500… 2000/2500 (euro)”.

Il capo del gruppo era il 38enne Muharem Omerovic. Mentre le donne ‘lavoravano’ per 10 ore al giorno concentrando i furti soprattutto nelle metropolitane e nella zona del centro, gli uomini si godevano la vita a bordo di auto di lusso (Maserati, Porsche, ndr), facendo shopping e partecipando a eventi come Gran Premi in giro per l’Europa”. Un sodalizio che sfruttava le leggi sul deferimento di pena per le donne in stato di gravidanza. Tutti conoscevano perfettamente i meccanismi giudiziari e l’uso dei bambini era uno strumento molto efficace.

Secondo quanto ricostruito dalla Mobile, gli Omerovic avrebbero affidato i minori a delle babysitter sudamericane pagate circa 800 euro al mese. In caso di arresto di una delle ladre, dovevano portare immediatamente il piccolo dalla madre, in modo da impedirne l’arresto in carcere. Nel luglio del 2018, per esempio, una bimba di 5 mesi venne abbandonata in un ufficio della questura meneghina per favorire il rilascio di una 22enne, madre di sei figli e già condannata (in via definitiva) a 11 anni di carcere.

Perché a Milano:





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