MINISTRI GRILLINI RIFIUTANO DIMISSIONI: VOTIAMO FIDUCIA 
LUGLIO 15, 2022
La nostra speranza, ora che lo ius soli è ormai morto e sepolto, è che Draghi rimanga fino a marzo, così da morire politicamente per il disastro economico in arrivo e le piazze in rivolta. Ciò non toglie che lo spettacolo grillino è deprimente.
Tenere la linea, ovvero confermare che, in caso Draghi dovesse chiedere un voto di fiducia alle Camera mercoledì, il M5S voterà a favore, perché sul dl aiuti l’Aventino era legato a doppio filo alla norma sull’inceneritore a Roma. Sulla fiducia, il sostegno del Movimento deve esserci. Sarebbe questa la linea emersa nel confronto tra il leader del M5S Giuseppe Conte e i tre ministri pentastellati, Stefano Patuanelli, Federico D’Incà, Fabiana Dadone. La fiducia, ha esordito il capodelegazione Patuanelli, va votata se ci sarà una verifica di maggioranza.
Questi non mollano la poltrona. Anche perché, quando mai, la Dadone potrà rifare il ministro di un governo normale?
Ma Draghi deve passare l’autunno delle rivolte. Lui e Mattarella devono essere nel Palazzo quando tutto cadrà. Quando staccheranno la corrente e il gas. Quando l’inflazione al dieci per cento distruggerà l’economia già disastrata.
E’ giusto che raccolgano i frutti delle loro politiche.
DEPRIMENTE….
I politicanti di tutti i partiti devono arrivare fino al 24 settembre, data in cui matura la pensione da parlamentari. Sono d’accordo, Mattarella e Draghi devono essere nel palazzo, quando vedremo lo Sri Lanka nella nostra Italetta. In epoca non sospetta ho sempre scritto che M5S non è altro che un partito voluto dalla massoneria, già il nome richiama il pentagramma, poi ci sono altri simboli esplici, oltre ad appartenenze sospette di chi sta dietro le quinte del nano.