BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI
CIVITANOVA, COSA CI FANNO I NIGERIANI IN ITALIA? COMMETTONO 14MILA CRIMINI L’ANNO
LUGLIO 30, 2022
Sulla notizia del nigeriano ucciso a Civitanova mentre molestava la fidanzata di un italiano:
Sarà la magistratura a fare luce sulla vicenda e chiarire le responsabilità, non è compito nostro. Compito nostro è chiederci cosa ci faceva un nigeriano a Civitanova Marche a chiedere elemosina. Da quando è diventata normale la presenza di milioni di africani in Italia? Quale ricchezza porta, alla società, la presenza di una persona che vive esigendo l’elemosina dagli italiani? E non se la passava nemmeno male, a giudicare dalla stazza della moglie:
La domanda, quindi, al di là della questione in sé che verrà chiarita dalle indagini, è cosa ci faceva un nigeriano in Italia a chiedere l’elemosina. Anzi: cosa ci fanno centinaia di migliaia di nigeriani in Italia?
Questo:
Sono numeri agghiaccianti. Chi ha permesso e favorito gli sbarchi dovrebbe essere processato per Alto Tradimento. Processate loro, invece di andare a caccia di patrioti che vogliono liberare l’Italia dalla dittatura di un governo abusivo.
La Nigeria è passata dalle 26.383 unità del 2004 ai quasi 120mila del 2021 (un aumento del 450 per cento).
I nigeriani, in pratica, li ha traghettati quasi tutti il Pd con Mare Nostrum e le Ong dal 2013 in poi.
Stiamo creando piccole Gaza sul nostro territorio ‘grazie’ al delirante e criminale progetto targato PD-Vaticano di ‘ripopolamento’ del territorio. L’ultimo campanello d’allarme è quanto accaduto ieri notte a Ferrara.
“Gruppi di migranti nigeriani che in un primo momento collaboravano con le mafie per lo sfruttamento della prostituzione ed il traffico delle droghe, ora stanno organizzando bande paramilitari per controllare il territorio italiano”, questo si leggeva in un articolo del “Times” del 29 giugno 2017.
Il territorio italiano è ormai a forte rischio di “tribalizzazione territoriale”. In alcune zone, come Castel Volturno e il quartiere GAD di Ferrara, questa è già realtà: bande di migranti si sono appropriate di aree e le difendono come usano fare nelle zone di provenienza già attraversate da guerre civili e atavici conflitti tribali.
Come del resto stanno trasformando l’Italia in un inferno. Del resto i loro governanti ci avevano avvisato:
Se pensiamo dei 117mila nigeriani residenti in Italia, quasi 100 mila, dei quali oltre 40 mila arrivati sui barconi, sono entrati dal 2013 in poi, avrete il senso di quello che ha combinato il PD: è come se avessero traghettato un esercito ostile in Italia. L’esercito della mafia nigeriana.
Quello che è accade nelle nostre città. Quello che è accaduto alla povera Pamela. E quello che dovrà ancora accadere, è figlio delle politiche Pd di questi ultimi anni. E’ figlio della politica dei porti aperti.
E allora cosa fare? Espulsioni di massa affidate all’esercito, perché qui siamo in guerra con la mafia nigeriana.
A Ferrara domina la confraternita della mafia nigeriana dei “Vikings”, la stessa presente nel famigerato CARA di Mineo. Chiuso da Salvini, che ora il governo abusivo vorrebbe riaprire.
Gruppi famosi per i rituali di iniziazione. Non a caso i gruppi vengono definiti “cultisti”, proprio perché utilizzano alcuni riti derivanti da culti locali e tribali: sgozzano gatti e ne bevono il sangue. Ma alcuni clandestini parlano di sacrifici umani sui barconi.
Le bande nigeriane imperversano in tutta Italia e hanno a Castelvolturno, in Campania, una delle loro roccaforti. Dove è presente un esercito di immigrati: quindicimila soldati che spacciano, minacciano, trafficano organi e hanno praticamente potere di vita e di morte sugli altri africani, a partire dai ghanesi e dagli ivoriani.
I nigeriani affiliati alla delinquenza in tutta Italia sono decine di migliaia, arrivati con i tristemente noti barconi degli scafisti e con le navi delle Ong.
Dice la direzione antimafia: “I gruppi criminali nigeriani operano su buona parte del territorio nazionale, comprese le regioni ove risulta forte il controllo della criminalità endogena, come nel caso della Campania e della Sicilia. Da sempre attivi in Piemonte, Veneto e Campania, hanno progressivamente esteso la loro presenza criminale anche in altre aree del territorio nazionale, quali le regioni adriatiche (in particolare Marche ed Abruzzo), la Capitale, le due isole maggiori e, più recentemente, in Puglia“. Che altro si deve aspettare?
Sbarcati 27.088 criminali nigeriani: le mani della Mafia Nigeriana sull’Italia
Sono numeri agghiaccianti. Chi ha permesso e favorito gli sbarchi dovrebbe essere processato per Alto Tradimento. Processate loro, invece di andare a caccia di patrioti che vogliono liberare l’Italia dalla dittatura di un governo abusivo.
Il Servizio Analisi Criminale (ufficio a composizione interforze) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, ha redatto un documento (diciassette pagine in tutto) sulla “mafia nigeriana in Italia”, inviato alcuni giorni fa a tutte le Questure per riepilogare, sinteticamente, alcuni aspetti del fenomeno, a partire dalle origini delle confraternite divenute nel tempo vere strutture criminali, l’azione di contrasto sviluppata nel biennio 2018/2019 e nel 2020 e per stimolare gli organismi investigativi agli eventuali approfondimenti nelle singole realtà territoriali dove si trovano le comunità di nigeriani.
Il totale dei nigeriani regolarmente residenti sul territorio nazionale di 117.809 oltre il 2,2% del totale degli stranieri censiti. Escludendo gli 80mila sbarcati in questi anni dal Pd e fuggiti ad ogni censimento: il vero esercito della mafia nigeriana traghettato in Italia dalla Libia dalle Ong con la complicità dei governi abusivi.
Secondo dati statistici (fonte SDI/SSD- Dipartimento della Pubblica Sicurezza)) ormai consolidati e relativi al biennio 2018/2019, i nigeriani denunciati/arrestati per delitti vari dalle forze di polizia sono stati rispettivamente 14.005 e 13.083, rappresentando il 5% sul totale degli stranieri denunciati/arrestati, 542.873, sul territorio nazionale.
Se ne deduce che sono sbarcati in Italia, prima del 2019, tra barconi e aerei, almeno 27.088 delinquenti nigeriani: un esercito criminale. Che, tra l’altro, rappresenta il 15% del totale dei nigeriani. Significa che 15 nigeriani su 100 in Italia sono delinquenti. Non male.
Per i denunciati all’autorità giudiziaria per associazione a delinquere di tipo mafioso (art.416 bis del c.p.) va annotata una forte crescita delle denunce per associazione mafiosa (28 nel 2018 e 154 nel 2019). Un segnale, dunque, di una attenzione investigativa maggiore nei confronti delle varie confraternite mafiose radicatesi in diverse regioni italiane.
Anche nell’anno da poco concluso non sono mancate importanti operazioni di polizia contro la mafia nigeriana e tra queste va citata quella del luglio condotta dalla Polizia di Stato (nell’anno, nello specifico settore, la Polizia di Stato ha primeggiato sulle altre forze di polizia per numero di operazioni) che ha interessato otto province tra cui Catania, Caltanisetta, Palermo, Roma, Firenze ecc… con l’esecuzione di fermo di indiziati di delitto emesso dalla DDA di Catania nei confronti di 21 nigeriani, 3 italiani, 1 gambiano e 1 togolese per associazione a delinquere di tipo mafioso (Maphite) finalizzata al traffico di stupefacenti (localizzata, a Caltanisetta, una “connection house” per lo stoccaggio di stupefacenti e adibita anche allo sfruttamento della prostituzione) e altri gravi delitti.
L’altra operazione, di ottobre (frutto di due operazioni convergenti, la “Signal” e la “Valhalla Marine”) ha interessato ben 12 città tra cui Torino, Alessandria, Asti, Pavia, Ferrara, Caserta, Savona ecc..), sempre condotta dalla Polizia di Stato, ha visto finire in carcere, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dai Tribunali di Torino e di Ferrara, ben 58 nigeriani (altri 10 si sono resi irreperibili) componenti dei Vikings e accusati di sfruttamento della prostituzione, rapine e lesioni aggravate, spaccio di stupefacenti, delitti commessi nelle regioni del Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Veneto.
Le conclusioni odierne della Polizia Criminale sulla mafia nigeriana sono sostanzialmente in linea con quanto annotato nella ultima relazione della DIA del secondo semestre del 2019, con l’ulteriore sottolineatura, non di poco conto, di come questa abbia “raggiunto la capacità di minacciare (..) anche soggetti autoctoni” e di utilizzare “i proventi illeciti, dopo averli opportunamente riciclati nell’economia legale, per conseguire il consenso della popolazione”.
Serve una bonifica militare del territorio. Perché la mafia nigeriana, il suo esercito traghettato in Italia da PD e Ong, ci ha dichiarato guerra.
Infatti, nelle stesse ore di Civitanova, ad Avellino:
E allora ci ritroveremo con Antani e gli altri, non credo riusciro’ a reperire una Ford Falcon ma qualcosina di massiccio e letale di sicuro
Pare che le tariffe Enel siano aumentate di dieci volte. Se è vero, seguirà anche il gas su cifre simili.
Quest’autunno un sacco di gente finirà per strada e moriremo di freddo e fame, al buio.
Nel frattempo continueranno ad arrivare ‘risorse’ che ci pagheranno le pensioni che però dovremo mantenere, pagando anche le bollette.
Non ho più immaginazione per andare oltre lo scenario Mad Max.