DRAGHI ESALTA I ‘LIBERATORI’ DELLA MAROCCHINATE: LUI, IL NON ELETTO DEL COPRIFUOCO
APRILE 25, 2021
“Il dovere della memoria riguarda tutti, nessuno escluso. Assistiamo oggi, spesso sgomenti, ai segni evidenti di una progressiva perdita della memoria collettiva dei fatti della Resistenza, sui valori della quale si fondano la Repubblica e la nostra Costituzione, e a troppi revisionismi riduttivi, fuorvianti. Ecco perché questa ricorrenza non deve invecchiare, non deve subire l’usura del tempo”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, visitando il Museo della Liberazione di via Tasso in occasione della celebrazione del 25 aprile. “Non tutti fummo brava gente: non scegliere è immorale.”, ha poi sottolineato il premier.
“Questo è un luogo simbolo della nostra memoria nazionale. Via Tasso evoca, anche nei ricordi familiari, l’orrore dell’occupazione nazista, la ferocia delle dittature. Nel momento in cui anche i musei riaprono, mi auguro che, con le necessarie precauzioni, molti giovani abbiano l’opportunità di visitare queste stanze, di conoscere le storie di tanti combattenti per la libertà, che qui sono stati torturati, uccisi; di capire fino in fondo il senso del loro sacrificio – ha detto ancora Draghi in occasione del 76esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo – E di comprendere che senza il loro coraggio oggi non avremmo le libertà e i diritti di cui godiamo, libertà e diritti che non sono conquistati per sempre e non sono barattabili con nulla. Sono più fragili di quanto non si pensi”.
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