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CRISANTI CONTRO SPERANZA, ALLARME VARIANTE INDIANA: “IMMIGRATI IN QUARANTENA OBBLIGATORIA”
APRILE 26, 2021
Crisanti afferma che “l’approccio turistico alla pandemia deve essere improntato con una politica nazionale. Di fronte alle aperture, è intollerabile che non ci siano regole rispetto agli arrivi in Italia, soprattutto da paesi da cui provengono variabili resistenti al vaccino. Non avere regole è da dilettanti. Se devono venire da noi turisti stranieri, tamponi prima e dopo, in alcuni casi anche quarantena. Chi proviene da stati dove è presente una particolarità particolarmente pericolosa dovrebbe attenersi alle disposizioni che l’Inghilterra ha stabilito per gli ingressi dall’India: 15 giorni di quarantena ‘vigilata’ in albergo, tampone preventivo, e poi nuovi test dopo due, otto e quattordici giorni”.
“La variante indiana è stata identificata e studiata in Gran Bretagna. Ha delle mutazioni importanti”, spiega il professore. “E’ un elemento di grande di preoccupazione. La variante indiana anche in presenza di anticorpi mantiene un’alta infettività”. Quindi c’è preoccupazione “anche per l’efficacia dei vaccini”.
Bisogna poi osservare, continua Crisanti, che nei Paesi dove sono nate le varianti, c’è stato poco controllo della diffusione del virus: “Guardiamo India, Brasile e Cile, sono Stati dove non c’è controllo della trasmissione. Qui possono emergere varianti. In Brasile ci sono 92 varianti di cui non si sa nulla, in Cile è vaccinato il 75 per cento della popolazione con un vaccino che copre il 60 per cento ma è nel caos, con una diffusione pazzesca e una serie di varianti”.
Per questo vietare l’ingresso dall’India senza tampone e con quarantena fiduciaria, come ha ordinato il ministro Roberto Speranza, conclude Crisanti, serve ma non basta: “Bisogna mettere in quarantena vigilata obbligatoria”.
Speranza infatti ha annunciato: “Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione”, ha detto il ministro. Ma non c’è obbligo, appunto.
Per gli italiani che andranno all’estero per poi rientrare, invece, “non dovranno fare la quarantena” se provenienti da Paesi come “Australia o Regno Unito“.
Diverso il caso di un rientro dal Brasile o dall’India: lì, per Crisanti, si dovrebbe imporre una “quarantena obbligatoria vigilata”.
Anche perché l’estate non significa meno possibilità di contagio: “In Brasile non c’è stato alcun beneficio legato alle alte temperature. L’unico elemento positivo della bella stagione viene dal beneficio di stare di più all’aperto”.
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