REPUBBLICA HA PAURA DEL POPOLO: DOMANI L’ITALIA MARCIA SU ROMA
E’ normale che il giornale dei radical chic sia terrorizzato dal popolo:
È ripresa l’invasione di #clandestini nonostante l’emergenza #coronavirus in Africa, molti italiani sono stati rovinati dal #lockdown e l’Italia galleggia in uno stato di democrazia sospesa, ma per @PBerizzi è “allarme destra”. twitter.com/pberizzi/statu …
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La “nuova” Repubblica di Maurizio Molinari e di John Elkann editore? Mica tanto nuova. Certo, su alcuni temi sensibili la linea è mutata. Ma quando si tratta di sparare a zero contro il centrodestra, in modo pretestuoso, quando si tratta di evocare il “rischio-fascismo” al quotidiano tanto caro, Repubblica non è cambiata per niente. Lo dimostra, in modo lampante, il titolo di apertura proposto nella giornata di lunedì 1 giugno. Il titolo è dedicato alle manifestazioni organizzate per il 2 giugno dal centrodestra. Il titolo recita: “2 giugno, allarme destra”. Dunque il catenaccio: “Salvini, Meloni, gilet arancioni e neofascisti: mobilitazione in cento piazze per la festa della Repubblica”. Insomma, il centrodestra va in piazza, nel rispetto delle misure di sicurezza, per protestare contro un governo che sta arrancando nella gestione della fase del rilancio e per Repubblica diventa “un allarme”, in cui si sbattono dentro anche i “neofascisti”, ovviamente. Ma quale allarme?
L’allarme è rappresentato da un governo non eletto. Gli eversori non sono in piazza, sono nei palazzi. E domani dobbiamo andarli a prendere.
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