BADANTI STRANIERE RIPORTANO IL CORONAVIRUS IN VENETO: ZAIA VARA TAMPONE OBBLIGATORIO
BADANTI STRANIERE RIPORTANO IL CORONAVIRUS IN VENETO: ZAIA VARA TAMPONE OBBLIGATORIO
“Ho fatto partire una lettera a tutti i Dipartimenti e faremo gratuitamente un tampone a tutte le badanti che tornano”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel consueto punto stampa dopo aver parlato del focolaio legato a una badante moldava positiva al Covid. Si tratta di “difendere anziani e lavoratori”, sarà un “test obbligatorio tramite la nostra sanità”, ha spiegato il governatore.
Il riferimento è alla badante che giorni fa tornava dalla Moldavia dopo tre mesi per assistere una signora padovana, dopo due giorni ha accusato i sintomi ed è stata trovata positiva. La donna ha, raccontato che ha fatto il viaggio con altre 12 persone che lei non conosce e che non necessariamente si sarebbero fermate a Padova. Il sistema sanitario Veneto sta quindi cercando di rintracciare questi altri migranti – probabilmente tutte badanti – e nel frattempo sono stati fatti tamponi sulla signora anziana assistita dalla badante moldava e sui suoi famigliari. Il tampone è risultato negativo ma sono stati tutti messi in isolamento fiduciario.
Fantastico. Stiamo chiusi mesi in casa e poi facciamo entrare immigrati senza controlli. Allo sbando. Ce lo stanno riportando e lo pagheremo caro.
Il governatore ha parlato del focolaio legato a una badante moldava positiva al Covid, ha comunicato di aver “fatto partire una lettera a tutti i Dipartimenti e faremo gratuitamente un tampone a tutte le badanti che tornano”. Si tratta di “difendere anziani e lavoratori”, sarà un “test obbligatorio tramite la nostra sanità”, ha spiegato Zaia.
“In Veneto attualmente ci sono 22 focolai” e “non è vero che sono aumentati”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel consueto punto stampa spiegando che si tratta di “13 focolai privati e nove in strutture per anziani”. Riguardo al focolaio di Feltre all’Eurobrico, ci sono “sei positivi e delle altre 59 persone testate risulta negatività”. “Contiamo di riaprire l’Eurobrico” ha spiegato Zaia.
Il governatore ha fornito i dati aggiornati rispetto all’emergenza: “Sono 950.621 i tamponi, 711 le persone in isolamento (dato invariato), 19.278 i positivi (più 3), 187 i ricoverati, di cui 17 per coronavirus, 11 le terapie intensive di cui una per coronavirus, 2008 i decessi (+1), i dimessi sono 3.584 e 82 i nati”.
C’è stato un weekend di “spiagge affollate e abbiamo ricevuto un sacco di segnalazioni”, ciò significa che c’è una “maggioranza dei cittadini che ci chiede il rispetto delle regole. Siamo fortemente preoccupati” ha detto Zaia. Premettendo che è vero che i “virologi ci dicono che il virus ha diminuito la virulenza”, il presidente della Regione si è rivolto ai veneti: “Attenzione che trasferiamo la responsabilità dall’istituzione pubblica a noi, siamo artefici del nostro futuro”.
Ed ha sottolineato che se non si porta la mascherina in luoghi chiusi “mettiamo a repentaglio un grande lavoro: invito a restare nei binari del sostenibile. Ci sono pochissime regole: portare le mascherine in luoghi di assembramento e nei luoghi chiusi, il distanziamento sociale. La preghiera ai cittadini è di metterci impegno”.
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