lunedì 29 giugno 2020

IMMIGRATI RIPORTANO IL CORONAVIRUS IN ITALIA: È ALLARME A ROMA









IMMIGRATI RIPORTANO IL CORONAVIRUS IN ITALIA: È ALLARME A ROMA






Quando l’Italia sembrava poter tirare un sospiro di sollievo, ecco che arrivano gli immigrati. Tornano a salire i decessi da coronavirus, ‘grazie’ ai casi positivi d’importazione.
A risentirne maggiormente Roma e, più in generale, il Lazio dove, il flusso quotidiano dall’estero di migranti sta diventando un problema.
Sono infatti una dozzina i passeggeri risultati positivi provenienti dai nuovi focolai de Pakistan, Bangladesh e Sudamerica.
Tra questi anche un uomo proveniente dal Bangladesh, sospettato di aver contagiato un connazionale, dipendente dei due ristoranti di Fiumicino dove si è originato un cluster con 10 infetti:

In Bangladesh, secondo i dati ufficiali, non muore quasi nessuno di coronavirus. Però, quelli che sbarcano in Italia hanno dato vita ad un focolaio importato: come nel caso cinese, non possiamo fidarci. Eppure, continuiamo a raccattare bangla sui barconi e metterli in hotel e ad accettare voli aerei da Dacca. 




Infatti, nonostante le rassicurazioni del governo, l’ingresso degli immigrati via aerea è consentito per “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”, mentre “resta in ogni caso consentito rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Un lasciapassare che mette a repentaglio la sicurezza dell’Italia. Senza contare tutti gli infetti sbarcati dalle navi ong che hanno costretto a dichiarare zona rossa il centro d’accoglienza galleggiante Moby Zazà.
E a breve riapriranno i voli dalla Cina. Mesi in casa per nulla.











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