lunedì 29 giugno 2020

GRILLO VUOLE SCHEDARE I ‘RAZZISTI’, NOI PREFERIAMO SCHEDARE CHI STUPRA








GRILLO VUOLE SCHEDARE I ‘RAZZISTI’, NOI PREFERIAMO SCHEDARE CHI STUPRA

 








Grillo getta la maschera. L’idea della ‘rete libera’ vale solo fino a che non sollevi questioni che non vanno bene al sistema. E allora, arriva la censura e la schedatura: il regime attuale è come tutti gli altri regimi, aveva solo la corta un po’ più lunga, per questi si sono impiegati decenni a rendersi conto che di regime si tratta.

E’ bastato strappare alla cabala di pochi oligarchi il potere di diffondere informazione, con internet e i social, a svelare la farsa: non siamo mai stati liberi, solo che non potendo informarci liberamente, non avevano motivo di tirare la corda.
È il caso dell’idea nata da tal Phillip Atiba Goff del Center for Policing Equity – e ripresa da Beppe Grillo – di “misurare il razzismo per eliminarlo”. L’attività di misurazione nasce analizzando i dati delle forze dell’ordine statunitensi ma la si vorrebbe estendere alle aziende poiché se un’azienda “non ha capito come misurare i modi in cui facilita gli impatti del razzismo sulla comunità che tocca, è a rischio sia morale sia finanziario. Questo soprattutto oggi”. La “misurazione del razzismo” assume una deriva preoccupante se applicata a trecentosessanta gradi nella società; per definire un comportamento razzista ci sono leggi che puniscono chi compie insulti o gesti di questo genere ma, se andiamo oltre la legge e introduciamo valori di misurazione arbitrari, chi ci garantisce l’oggettività dei criteri applicati?
Cosa è razzista? Dire che gli italiani sono bianchi e i nigeriani neri? Dire che le popolazioni afroamericane hanno un’incidenza al crimine molto più elevato come da statistiche FBI? Che non vogliamo il genocidio dei nostri popoli attraverso il meticciamento?

Se questo è ‘razzismo’, noi diciamo che è legittima difesa. E che se c’è qualcosa da schedare per curare è l’antirazzismo, una sorta di sadomasochismo di origine psichiatrica, come dimostrano gli inginocchiamenti da invasati.
I grillini si mostrano per quello che sono: una costola rotta della sinistra. Un branco di NPC incapaci di intendere. Figuriamoci di volere. La volontà è di pochi.
Noi, invece, preferiamo schedare gli stupratori di ragazzine. Anche quelli che hanno come padre un politico. Per non fare distinzioni.
















Nessun commento:

Posta un commento