lunedì 29 giugno 2020

TRE CITTADINE FRANCESI ELEGGONO SINDACI ISLAMICI






TRE CITTADINE FRANCESI ELEGGONO SINDACI ISLAMICI





Partiti islamici camuffati in liste locali. Così tre marocchini con cittadinanza francese sono diventati sindaci di tre banlieus parigine, certificando di fatto la sostituzione etnica in atto ormai da decenni: perché mica li votano i francesi.
Il secondo turno delle elezioni comunali organizzato domenica 28 giugno in 4.820 comuni in Francia è stato caratterizzato dall’elezione di tre franco-marocchini, Abdelaziz Hamida, Karim Bouamrane e Ali Rabeh, sindaci di Goussainville, Saint-Ouen e Trappes, rispettivamente.
Uno di loro, addirittura, sarebbe segnalato come potenziale terrorista. E’ quello eletto a Goussainville, un islamico radicale ritenuto potenzialmente pericoloso. Lui smentisce:
http://www.fdesouche.com/1394717-goussainville-le-nouveau-maire-abdelaziz-hamid-dement-etre-fiche-s-2
In Francia i sindaci hanno pochi poteri rispetto ai prefetti, ma è il simbolo di intere zone che cadono, ‘democraticamente’, in mano islamica. In Italia potrebbe toccare tra pochi decenni a diverse città: Brescia e Milano non sono così lontane da certi numeri.
Per il resto le municipali francesi hanno visto il tracollo della partecipazione al voto, 2/3 non hanno votato. E la vittoria dei Verdi nelle città e degli identitari nelle campagne: sarà lo scontro dei prossimi anni. Gretini contro patrioti.
L’alleanza:


Il Giornale
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A Tolosa la sinistra si allea con l'islamismo radicale; il suo rappresentante, Mhamdi Taoufik, è un sostenitore dei Fratelli Musulmani






Le città francesi sono perdute la speranza e viene dalle campagne





Facciamo due conti. In Francia, pur senza statistica ufficiali, si stima che almeno il 50%, forse di più, dei nuovi nati, ormai da qualche anno viaggiamo su questi numeri tra l’altro, abbia almeno uno o entrambi genitori stranieri.
Al netto di qualche polacco o ceceno islamico, costoro sono africani, maghreribini, indopachistani, caraibici.
Ciò significa, molto semplicemente, che tra 20 anni i 20-30enni, nel loro COMPLESSO voglio specificare, sarà costituito per ALMENO la metà, ma dovremo aggiungere gli immigrati non nati in Francia che arriveranno, e vi assicuro che arriveranno con la bomba africana costantemente innescata per il prossimo secolo, da neri o marroni o meticci vari.
La Francia, la vera Francia costituita dai discendenti di Galli, Germani e Latini, ridotta a meno della metà della popolazione in quella che è la loro madrepatria. Sarebbe come dire, perché non credo detto così sia così grave la mostruosità della cosa, che in Nigeria, nei prossimi 20 anni, avessimo metà dei nigeriani bianchi di origine europea.


Quando la composizione etnica di una città subisce una radicale trasformazione, con una popolazione allogena che diventa maggioranza, l’elezione di un sindaco espressione della popolazione allogena é solo una naturale conseguenza. E il fatto che posseggono lo stesso passaporto degli autoctoni, é solo un dettaglio burocratico, perché poi emerge subito il fattore etnorazziale. E la Francia in nome del “libertà, uguaglianza e fratellanza”, di cui si vanta davanti a tutto il mondo, ha fatto sì che milioni di afroislamici diventassero “francesi” senza esserlo di fatto.
Se almeno in Francia questa massa di milioni di afroislamici é concentrata prevealentemente nelle grandi città e nei loro sobborghi, in Italia gli stranieri sono presenti ovunque, con percentuali enormi e preoccupanti nelle province del Nord. Particolarmente seria é la situazione delle province di Bergamo e Brescia in Lombardia, di Vicenza e Treviso in Veneto, di Modena e Reggio Emilia in Emilia-Romagna, dove la quota di popolazione straniera supera il 20%, e gli afroislamici sono tra i più numerosi.
Ci sono molti piccoli comuni di quelle province settentrionali che sono letteralmente infestati dalla corposa presenza di afroislamici.

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