mercoledì 31 ottobre 2018

Sicurezza: quando i vicini diventano sentinelle, ecco il controllo di vicinato

Sicurezza: quando i vicini diventano sentinelle, ecco il controllo di vicinato

Voluto dal prefetto Laura Lega


Sicurezza: quando i vicini diventano sentinelle, ecco il controllo di vicinato
Redazione



Sicurezza: quando i vicini diventano sentinelle, ecco il controllo di vicinato
Valorizzare la collaborazione tra istituzioni e cittadini allo scopo di innalzare gli standard di sicurezza della comunità in ambito urbano. Questo è l’obiettivo del protocollo d’intesa – progetto “controllo di vicinato” che è stato firmato ieri a Palazzo Medici Riccardi tra il prefetto Laura Lega e ventisei sindaci del territorio metropolitano, alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine.
Sicurezza: quando i vicini diventano sentinelle, ecco il controllo di vicinato
L’iniziativa nasce con l’idea di rafforzare ulteriormente la partecipazione civica per prevenire quei “fenomeni che turbano l’ordinato vivere civile e generano insicurezza collettiva”, come recita il protocollo, e con l’intento di garantire un’applicazione organica e uniforme della materia su tutto il territorio provinciale. Il protocollo, che è già attivo a Empoli, Castelfiorentino e Fucecchio, è aperto e potrà essere esteso agli altri Comuni del territorio metropolitano. Ha durata di tre anni e ogni semestre si procederà ad una verifica congiunta dello stato di attuazione e dei risultati raggiunti.
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Come funziona il controllo di vicinato

 Si tratterà di attività di mera osservazione, che potranno essere svolte da gruppi di persone su fatti e circostanze che accadono nella propria zona di residenza, come situazioni di degrado urbano, atti vandalici, veicoli e persone sospette, gravi fenomeni di bullismo, indebiti utilizzi di spazi pubblici. Ogni gruppo avrà un coordinatore, cui giungeranno le varie segnalazioni, con il compito di riferirle tempestivamente agli organi di polizia locali che valuteranno i fatti e decideranno il da farsi.  “E’ severamente vietata qualsiasi iniziativa personale e qualunque forma individuale e collettiva di pattugliamento del territorio”, così stabilisce il protocollo. 
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L’accordo definisce un modello organizzativo, denominato  appunto “controllo di vicinato”, che intende promuovere una cittadinanza attiva attraverso progetti territoriali finalizzati al miglioramento della sicurezza urbana integrata. In base all’intesa siglata oggi, le amministrazioni comunali si impegnano ad approvare il progetto, a divulgarlo nei rispettivi territori e a promuovere assemblee pubbliche, anche con la partecipazione della polizia municipale, per informare i cittadini delle aree interessate dalla sperimentazione dell’iniziativa. Il “controllo di vicinato”, che sul territorio verrà segnalato da un’apposita cartellonistica stradale, potrà essere integrato con i sistemi di videosorveglianza adottati da Comuni.



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