Le notizie della Val Di Sieve
mercoledì 31 ottobre 2018
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INVASIONE
TERRORISTA ISIS SBARCA A LAMPEDUSA: 3 MESI PER SCOPRIRLO
NOVEMBRE 1, 2018
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Quanto sia inadeguato il sistema di espulsione italiano ereditato da Salvini, lo dimostra la vicenda del terrorista tunisino sbarcato a luglio: tre mesi in giro per l’Italia prima di scoprire chi era di rispedirlo a casa sua.
Il tunisino di 25 anni, G.K., affiliato dell’Isis che ha combattuto in Siria, è stato espulso con decreto del Prefetto di Imperia, su ordine del questore.
Sbarca nel luglio scorso a Lampedusa come clandestino e viene accompagnato, prima al Centro di Identificazione di Palermo, poi a quello di Potenza dal quale, ovviamente, scappa.
Successivamente viene rintracciato in Francia, ma con un alias. Le autorità transalpine lo respingono in Italia.
Solo dopo tre mesi e un viaggio in lungo e in largo per tutta Italia, si scopre che è un terrorista islamico. A quel punto, essendo cittadino indesiderato in Italia, il giovane viene prima accompagnato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino; quindi è imbarcato su un volo per Tunisi.
Ridicolo. I tunisini andrebbero espulsi appena sbarcati. Il precedente governo ha dato il via libera all’olio tunisino senza dazi, senza nemmeno chiedere in cambio le espulsioni lampo. Dei criminali.
E la cosa più ridicola è trasferirli da Lampedusa alla terraferma. Che è proprio il loro obiettivo. Il centro di Lampedusa va trasformato in centro di detenzione militarizzato. Ci siamo rotti il cazzo di tunisini che sbarcano e poi vengono portati in aereo a Palermo, poi a Potenza e poi scappano. L’aereo lo devono prendere verso Tunisi.
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