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martedì 30 ottobre 2018
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DE MARI AI GAY: “SE CONTINUATE A FARE SESSO ANALE, SARÀ CATASTROFE SANITARIA”
OTTOBRE 30, 2018
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Prima una breve premessa: Vox non ritiene che l’omosessualità sia una malattia mentale dalla quale si può guarire, almeno non nella maggioranza dei casi (non sappiamo ancora cosa accade a bambini che crescono in coppie omo, non abbiamo, per fortuna, ancora statistiche attendibili), quanto piuttosto un qualcosa che deriva dall’esposizione ad agenti esterni durante la maturazione del feto: esposto a ‘doccia ormonale’. E non è da escludere che ci siano anche fatto ambientali.
Questo per dire che se la cosa è ‘naturale’, nel senso di un problema indipendente dall’individuo, allora non si può pensare di ‘guarirlo’. Lo si deve accettare. Senza, ovviamente, che questo pretenda di coinvolgere bambini o la società nel suo complesso con bizzarre rivendicazioni.
Veniamo al processo sommario ai danni della dottoressa Mari.
“Non si può ingiuriare dicendo la verità”. Ha esordito così Silvana De Mari, imputata a Torino per diffamazione perché accusata di avere “offeso” con alcune sue dichiarazioni il mondo dell’attivismo omosessuale. Che notoriamente è molto sensibile e si offende per nulla.
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“La mia gravissima preoccupazione riguarda soprattutto la situazione sanitaria – ha detto l’imputata rispondendo alle domande del pm – i casi di Aids, gonorrea, sifilide sono in aumento. Se gli uomini continueranno ad avere rapporti sessuali con altri uomini assisteremo a una catastrofe mondiale”.
Del resto è stata la promiscuità gay a portare l’Aids in Occidente dall’Africa. Non ci sono dubbi su questo.
Oggi la De Mari ha 65 anni e collabora con il giornale La Verità. Fino al 1992 è stata medico ospedaliero, poi ha intrapreso un’attività privata da psicoterapeuta. Drante una nota trasmissione radiofonica, ha affermato che l’omosessualità è una malattia che va curata.
Nei mesi scorsi il gup Paola Boemio aveva respinto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Enrico Arnaldi Di Balme, disponendo il rinvio a giudizio.
Al processo si sono costituiti parti civile il Comune di Torino (!!!!!), il Coordinamento Torino Pride e la Rete Lenford.
Al pm, oggi, la De Mari ha sottolineato che il sesso praticato da lesbiche non procura alcun danno, a differenza del sesso anale tra uomini “che moltiplica per nove il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto per chi lo pratica in modo passivo”.
Silvana De Mari svela in tv l’ode alla pedofilia del paladino gay – VIDEO
Finalmente la verità va in televisione. La De Mari, perseguitata dalla lobby gay, questa sera era ospite di Otto e Mezzo. Spettacolare: Segui Vox
La dottoressa ha spiegato che “il tubo digerente serve per digerire, mentre il sesso anale provoca danni e questo in biologia significa disordine”. Poi ha rincarato la dose: “La sessualità e tra uomo e donna ed è finalizzata alla procreazione. Quando non è così si tratta di un disturbo. Per la mia esperienza personale l’omosessualità è una situazione da cui si può comunque uscire, è possibile guarire”. E ancora: “La mia preoccupazione è anche per le donne, da qualche anno a questa parte i giornali femminili fanno campagne a favore del sesso anale eterosessuale, che è ugualmente dannoso”.
Durante la deposizione di oggi, la De Mari ha argomentato le dichiarazioni che avrebbero associato la pedofilia all’omosessualità: “La pedofilia è un orientamento sessuale caratterizzato dall’attrazione erotica verso i minori. Penso che alcune persone del movimento Lgbt stiano diffondendo la pedofilia. L’ultimo libro di Mario Mieli, a cui è dedicato un circolo, dice ‘noi faremo l’amore con loro’ e a mio parere si tratta di apologia all’abuso su minore. Senza dimenticare – conclude la De Mari – che personaggi di spicco del mondo gay hanno rilasciato dichiarazioni ambigue sulla libertà sessuale del bambino”.
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