UN ALTRO ITALIANO FATTO FUORI PER MANO DEI RAZZISTI AFRICANI. INTANTO LA SINISTRA SI GRATTA LA FICA E IL PD SI FA LE SEGHE.
ALTRO ITALIANO DI 17 ANNI UCCISO DA IMMIGRATO: VOLEVA LA SUA RAGAZZA
GIUGNO 30, 2023
Lo Stato di merda sta importando masse di maschi stranieri che poi vengono diffusi sul territorio. Clandestini o regolari cambia nulla, come dimostra la Francia. E, tutto questo, per arricchire i fottuti negrieri delle confindustrie.
E’ una mattanza. Non passa giorno senza che uno di loro non uccida uno di noi.
Un IMMIGRATO di 20 anni è stato sottoposto a termo dai carabinieri di Casal di Principe e dalla Procura di Napoli nord nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Giuseppe Turco (di 17 anni e non 18 anni come precedentemente riportato) avvenuto ieri sera a Casal di Principe, in provincia di Caserta.
Il ventenne fermato per l’omicidio di Giuseppe Turco ha confessato ai carabinieri di Casal di Principe di averlo colpito in una lite a causa di una ragazza contesa, che in passato era stata legata sentimentalmente alla vittima e che ora sembra avesse una relazione con lui.
L’assassino reo confesso – marocchino, idraulico, residente a Casal di Principe – ha raccontato di avere ammazzato a coltellate il ragazzini italiano.
Subito dopo il fatto il marocchino è fuggito ma è stato subito rintracciato grazie alle testimonianze dagli amici della vittima, i quali hanno riferito che già in passato i due si erano scontrati sui social per lo stesso motivo.
Giuseppe Turco avrebbe compiuto 18 anni il prossimo ottobre. E’ stato ucciso da diverse coltellate (almeno otto). Quindi rendendo ridicola la tesi della ‘difesa’.
Il marocchino fermato è accusato di omicidio volontario. Qualche anno fa era stato sorpreso con un’arma da fuoco, sempre dai carabinieri, davanti a un negozio e per questo era stato denunciato per porto d’arma da sparo abusivo in luogo pubblico. La vittima era invece incensurata.
Le parole del padre “Ora il vice premier Salvini deve intervenire, perché non è possibile morire a 17 anni per colpa di un ragazzo con precedenti penali”. Così Raffaele Turco, papà di Giuseppe, il ragazzo 17enne ucciso a coltellate a Casal di Principe (Caserta) da un 20enne di origine marocchina già denunciato in passato perché sorpreso fuori ad un negozio con un’arma da fuoco. “In questa zona siamo abbandonati a noi stessi, in mano ai violenti, perciò lo Stato adesso non deve lasciarci soli. Giuseppe doveva andare a mangiare una pizza ed invece ora non tornerà più. Farò di tutto per avere giustizia”.
Lo Stato fa schifo. E anche certe ‘donne’. Se una anche solo guarda uno di loro, è già un vuoto a perdere.
Lo Stato di merda sta importando masse di maschi stranieri che poi vengono diffusi sul territorio. Clandestini o regolari cambia nulla, come dimostra la Francia. E, tutto questo, per arricchire i fottuti negrieri delle confindustrie.
Mettere tutto in conto a pietisti, buonisti, accoglioni, radical stronz, sivax e rifiuti vari. Tutta accozzaglia di merda che ci ha rovinato la vita.
88
Non e’ possibile morire a 17 anni x colpa di un bastardo parassita immigrato di merda!Non “un ragazzo con precedenfi” ma un fottuto verme islamico.