giovedì 29 giugno 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, VIDEO

MARIA UCCISA E BUTTATA VIA, ECCO IL CINGALESE NATO IN ITALIA: “NON MI FERMO DAVANTI A NIENTE” – VIDEO

GIUGNO 29, 2023

































Secondo i media l’assassino cingalese è “Oliver, un ragazzo romano di origine dello Sri Lanka”. Un ragazzo ‘romano’. Giornalisti prostitute.

È stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per l’accusa di omicidio il 17enne, originario dello Sri Lanka ma nato a Roma, accusato di avere ucciso una coetanea poi ritrovata in un carrello della spesa nel quartiere Primavalle della Capitale.

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Il fermo dovrà essere convalidato: il cingalese è stato interrogato per molte ore in Questura.

Più di 13mila follower su Instagram e un album appena pubblicato su Spotify. È un trapper il cingalese arrestato per l’omicidio di Michelle Maria Causo, la diciassettenne romana uccisa a Primavalle e lasciata in un carrello della spesa accanto a un cassonetto, in via Stefano Borgia. Video mentre fuma marijuana, emoticon con coltelli e gocce di sangue, vestiti griffati, l’indagato, diciassettenne dello Sri Lanka, nei suoi testi parla di soldi, droga e di ragazze.

«Sai che non mi fermo con niente», dice in una delle sue canzoni appena lanciate, dove si atteggia a tipico immigrato di seconda generazione. E lo stesso fa nelle foto pubblicate sui social: «Io vengo a prenderti l’anima», scrive citando un altro rapper, Kid Yugi, e aggiungendo alle parole l’emoticon di un coltello. Era il 2 maggio. Poco più di un mese dopo si ritrova accusato di avere ucciso a coltellate una coetanea. Ieri è stato arrestato in flagranza di reato, incastrato dalle dichiarazioni di diversi testimoni che lo hanno visto spingere il carrello che grondava sangue. Il cadavere della ragazzina era avvolto in sacchi della spazzatura e vestiti.

Sui social, sotto ai post pubblicati, gli amici di Michelle Maria lo stanno insultando: «Schifoso, mi hai portato via la migliore amica», «Manco la galera va bene per questo. Dobbiamo essere forti per Misci», «Merita la stessa fine». I ragazzi ricordano anche la vittima: «Una delle persone più belle che la vita mi avesse dato», «era una ragazza dolcissima, sempre col sorriso, non avrebbe mai fatto del male a nessuno. Questo disagiato mentale ha dovuto strappare via quel sorriso come un animale», «Misci era la persona più solare che conoscessi, sempre sorridente. Aveva una felicità contagiosa».

Qualcuno, dopo questo ennesimo delitto, ha scritto che una volta entrati in Italia andrebbero sterilizzati perché, così, non generano progenie. A noi basterebbe che venissero abrogati i ricongiungimenti familiari e l’immigrazione fosse solo di ‘guest worker’ che lavorano un certo numero di anni e poi tornano a casa propria. Invece, viviamo l’immigrazione di ripopolamento. Che uccide le vostre figlie e il nostro futuro.










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