mercoledì 2 settembre 2020

VIETATO CANTARE A SCUOLA: “DIFFONDE IL VIRUS”

 





Vietato cantare a scuola. La conferma è arrivata da tal Kyriakoula Petropulacos, componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid e direttore della Sanità in Emilia-Romagna: “Cantare e urlare aumentano lo spargimento di goccioline che, se infette, hanno la capacità di contagiare. Dunque a scuola, sul canto alle lezioni di musica è meglio soprassedere, a meno di non essere dovutamente distanziati. E’ difficile pensare che tutti in una classe si ricordino che è saggio non alzare la voce o restare in silenzio, ma se lo facesse la maggioranza sarebbe sufficiente”.


“Potremmo essere costretti a modificare certe scelte – precisa – In alcuni casi però abbiamo potuto dare indicazioni operative condivise, ad esempio cosa fare quando si scopre un alunno positivo”. A chi le chiede se è scontato che con la ripresa della scuola aumenteranno i focolai, Petropulacos risponde che “non è affatto scontato, anzi. E’ una grande sfida che si può superare con la partecipazione di tutti. Il coinvolgimento della famiglia è fondamentale. Chiediamo ai genitori di misurare più spesso la febbre ai figli anche semplicemente poggiando la mano sulla fronte o usando il termometro mentre fanno colazione”.

Dobbiamo andarli a prendere. Mentre fanno colazione.










E SI NUN TE PIACEEEEE PIJARLO ‘N CULOOOO MAGNA STATTE ZZITTO E VAFFANCULOOOOOO(cantata).




Vi ricordate quando il 13 maggio Conte ha deciso che serviva aggiungere 11 donne alla “task force” per “aumentare la diversità”? Ecco, madama “Licia” (perchè ovviamente il nome vero è poco user friendly) è una di queste.
Per qualificare il soggetto diciamo che il 7 marzo, lei che è la direttrice sanitaria dell’Emilia Rom fa emettere una circolare dove impone una quarantena di 7 giorni (anzichè 14 come tutti) per gli operatori sanitari venuti in contatto con infetti.
L’evento che mi piace ricordare però è un bel convegno del 2007 che si è tenuto ad Haifa dove si concordavano le misure da prendere per affrontare “maxi-emergenze” anche di tipo biologico e lei c’era.
Curioso, non trovate?
Da anni è ormai impegnata in una faida con tale dottor Giovanardi, che curiosamente è il fratello gemello di quel Giovanardi lì. E anche il dottor Giovanardi era a Haifa.










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