mercoledì 2 settembre 2020

 BREAKING NEWS, CENSURA

CHARLIE HEBDO RIPUBBLICA LE VIGNETTE SU MAOMETTO 5 ANNI DOPO LA STRAGE ISLAMICA






E’ giusto farlo. Perché anche la provocazione più estrema, e in questo caso non è il caso, permette di non fare arretrare il confine della libertà di espressione. Mettere un segno che dice: qui è stato un uomo.


Charlie Hebdo, 5 anni dopo la strage islamica: sono ancora tra noi

Era il 7 gennaio 2015, quando a Parigi, un gruppo di terroristi islamici colpì. Dodici morti per ‘ius soli’, visto che quasi tutti i terroristi avevano la cittadinanza francese. E ‘cittadini francesi radicalizzati’ li ha definiti ieri, senza vergogna, il giornale Repubblica. L’attentato terroristico col maggior numero di vittime in Francia, prima dell’attentato multiplo.





Charlie Hebdo ripubblica le caricature di Maometto che ne avevano fatto un bersaglio dei jihadisti. Ad annunciarlo è stato oggi il settimanale francese alla vigilia dell’apertura in Francia del processo sull’attentato costato 12 vittime all’interno della redazione del giornale nel gennaio 2015. “Non ci piegheremo mai. Non rinunceremo mai”, spiega il direttore della rivista satirica, Riss, nel numero in edicola domani e in rete oggi.


Oltre ai 12 disegni pubblicati la prima volta dal quotidiano danese Jyllands-Posten il 30 settembre 2005 e da Charlie Hebdo nel 2006, nel numero – dal titolo ‘Tutto questo per questo’ – viene ripresa una caricatura del profeta firmata dal disegnatore Cabu, assassinato il 7 gennaio 2015. “Ci è stato spesso chiesto dal gennaio 2015 di produrre nuove caricature di Maometto e noi ci siamo sempre rifiutati, non che sia vietato, la legge ci autorizza a farlo, ma bisognava avere un buon motivo, una ragione sensata che contribuisse al dibattito”, spiega la redazione. “Riprodurre nella settimana dell’apertura del processo per gli attentati di gennaio 2015 queste caricature ci è allora sembrato indispensabile”.

Diverse figure di Charlie Hebdo hanno perso la vita nell’attentato, tra loro i disegnatori Cabu, Charb, Honoré, Tignous e Wolinski.

C’è da dire che nessuno ha difeso, giorni fa, Valeurs Actuelles:


“Se scrivete male dei Neri, vi taglieremo le braccia”

Così il leader del gruppo suprematista nero ‘francese’ davanti alla sede della rivista di ‘estrema destra’ Valeurs Actuelles, accusata dai media e dai politici di ‘razzismo’ per un romanzo – un romanzo! – in cui una parlamentare nera ‘francese’ viene catapultata nel periodo schiavista.













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