LA LEGGE DEI FASCIONAZISTI DI SINISTRA IMPEDISCE ALLE DONNE DI USCIRE DI CASA
RONDE SHARIA IN ITALIA: “LE DONNE NON DEVONO USCIRE DI CASA” – VIDEO
SETTEMBRE 30, 2023
Brescia è destinata, se non fermiamo l’immigrazione, ad essere la prima grande città italiana a maggioranza islamica. Per il momento si ‘accontentano’ di prendersi interi quartieri dove le baby gang impongono la sharia ai locali.
Si stanno prendendo città e regione. E sono tutti ‘regolari’. E’ Meloni vuole aumentarne i flussi: è questo il tuo concetto di patriottismo, Frottola? Che le città italiane non siano più tali?
Terza città italiana per numero assoluto di musulmani, prima in termini relativi: 6% della popolazione totale, rispetto al 3% della media nazionale. Tutto in pochissimi anni.
Anche se non esistono, al momento, periferie paragonabili a Saint-Denis o a Molenbeek, i musulmani bresciani «sono sparsi attorno all’anello stradale cittadino, soprattutto quelli che lavorano nell’industria siderurgica».
La presenza islamica in città è massiccia e contribuisce in maniera significativa al degrado. Un degrado che avanza e occupa le strade delle attività commerciali di via Milano, via Corsica e via Volta. Storico crocevia commerciale, anche il centralissimo quartiere del Carmine ha assistito alla nascita di numerose attività islamiche. Non è un caso:
Volto di questa islamizzazione a tappe forzate è Talat Chaudhry, eletto due anni fa al Consiglio di quartiere di Via Cremona:
Brescia sta per cadere. Quasi il 25 per cento della popolazione è non italiano. Di questi, 1/4 è islamico. Questa è un’invasione con altri mezzi.
Le donne sono stupide buoniste di natura, gli estrogeni parlano chiaro, credulone alla follia, che si riempiono la bocca di aria fritta e cazzate. Esseri che straparlano h24 di stronzate evanescenti senza mai stare zitte, che volete che ne sappiano o ne capiscano?
Purtroppo il più grande cortocircuito sta nel fatto che dovrebbero essere le prime le donne a pronunciarsi contrarissime a questa invasione di massa.
Invece ancora troppe sono tendenzialmente accoglione e spesso non mancano di fare da moralizzatrici quando qualcuno osa parlar male dell’immigrazione.