mercoledì 27 settembre 2023

ISLAMICO NAZISTA DELLA SINISTRA E DEL PD TRASCINA CON UN COLTELLO UNA RAGAZZA ITALIA NELLA PROPRIA TENDA. POI GLI SPACCA IL NASO E LE COSTOLE. IL GIUDICE DI SINISTRA LO ASSOLVE PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE,



MAROCCHINO LA TRASCINA NELLE PROPRIA TENDA DOVE LE SPACCA NASO E COSTOLE: ASSOLTO

SETTEMBRE 27, 2023






























Marocchino armato di coltello costringe ragazza a seguirlo nella sua tenda. Lì le spacca il naso e le rompe una costola tentando di stuprarla. La sentenza: assolto perché non c’è stato lo stupro e sequestro.

In Italia si moltiplicano i tribunali della Sharia.

E’stato assolto dall’accusa di stupro, rapina e sequestro di persona, il senzatetto oggi 54enne che nel dicembre 2021 era stato accusato di aver abusato di una ragazza di 25 anni dopo averla attirata nella propria tenda. Ciò nonostante, l’uomo è stato questa mattina condannato per lesioni: dovrà scontare tre anni e quattro mesi di carcere per aver rotto alla giovane il naso e una costola.

La mattina del 2 dicembre 2021, una giovane donna si è recata dalla Polizia denunciando una vicenda aberrante.

All’epoca, la giovane – appena arrivata in città per questioni di lavoro – aveva dichiarato di essere stata approcciata in maniera amichevole da un senzatetto 52enne di origine marocchina. Secondo il suo primo racconto, poco dopo l’uomo aveva estratto un coltello, e minacciandola con l’arma bianca la aveva costretta a seguirlo all’interno della tenda in cui stazionava. Stando ad un’iniziale ricostruzione, quell’alloggio di fortuna allestito nell’area verde di via del Pozzo, sarebbe di lì a poco divenuto teatro di ripetute violenze fisiche e tentate violenze carnali.

La Polizia, venuta al corrente dell’accaduto, aveva immediatamente attivato il personale sanitario affinchè la giovane fosse sottoposta alle cure necessarie: la 25enne infatti, presentava tumefazioni al volto e al corpo, segno evidente dell’avvenuta aggressione.

Recatisi sul luogo della violenza, gli agenti avevano trovato il senzatetto ancora all’interno della sua tenda, e lì lo avevano arrestato con l’accusa di sequestro di persona, tentata violenza sessuale, lesioni e rapina: la giovane infatti, aveva dichiarato di essere stata anche derubata dei suoi averi.

Sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere, l’uomo è finito a processo per i reati che gli erano stati contestati. Nel corso del tempo, la vicenda ha assunto contorni più chiari: la vittima ha ritrattato alcune accuse, e le indagini hanno permesso di ricostruire un quadro parzialmente diverso da quello delineato inizialmente.

Che l’imputato abbia approcciato la giovane con l’inganno, la notte tra l’1 e il 2 dicembre di due anni fa, è certo. Che successivamente la abbia sottoposta a brutali violenze fisiche per motivi che ancora non è dato sapere, rompendole il naso e incrinandole una costola, altrettanto. Le altre accuse però sono cadute: non ci sarebbe stato alcun tentativo di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina.

Questa mattina infatti, si è concluso il primo grado di giudizio e l’uomo è stato assolto dai capi di accusa più pesanti. Al contempo però, è stato ritenuto colpevole delle lesioni, ed è stato condannato ad una pena di 3 anni e quattro mesi di reclusione. Solo la motivazione della sentenza, che è attesa in 90 giorni, permetterà di capire quale sia stata la ricostruzione processuale dei drammatici – in ogni caso – fatti di quella notte.



 

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