mercoledì 27 settembre 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, MILANO

TRANS BRUNA, VIGILI COSTRETTI A DIFENDERSI IN COMMISSIONE

SETTEMBRE 27, 2023































Chi molesta i bambini gira libero vestito da donna, chi lo ha impedito indagato. Il mondo al contrario.

Due dei quattro vigili urbani coinvolti nell’aggressione di una donna trans al parco Trotter di Milano lo scorso 24 maggio sono stati ascoltati in commissione disciplinare dal Comune di Milano.

Si tratta dell’agente che ha preso l’uomo travestito a manganellate in testa e del collega che gli ha spruzzato lo spray urticante in volto. Hanno spiegato la loro versione dei fatti e si sono difesi dicendo di essere intervenuti “Quando si sono accorti che la centrale faticava a trovare pattuglie in ausilio, per dare una mano al collega in difficoltà”:

Sui loro comportamenti, la Procura sta ancora indagando per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica.

La procura di Milano è come quella di Roma.

A entrambi gli agenti è contestato di essere intervenuti senza il permesso della centrale operativa, che non sarebbe nemmeno stata informata della loro iniziativa. Quindi, se degli agenti vedono un uomo vestito da donna che molesta dei bambini non devono intervenire senza il permesso della cosiddetta centrale.

Ad accompagnarli in commissione disciplinare, oltre che il loro avvocato, c’era una delegazione del Sindacato unitario dei lavoratori della Polizia locale di Milano.

Secondo quanto raccontato in Comune, gli agenti erano in servizio in un’altra attività alla stazione Centrale di Milano. “Quando si sono accorti – ha spiegato il segretario Sulpm Daniele Vicini – che la centrale faticava a trovare pattuglie in ausilio, sono partiti per dare una mano al collega in difficoltà”. Secondo quanto ricostruito in commissione disciplinare, i due avrebbero agito “dopo avere avuto l’assenso del funzionario di polizia che stava coordinando il servizio in stazione”.

Ora le comunicazioni scambiate sui canali radio e per telefono tra gli agenti saranno messe agli atti. In commissione disciplinare si sono difesi dalle accuse di aver tenuto un comportamento “gravemente scorretto” e di aver causato “danno al decoro del Corpo e all’immagine dell’amministrazione comunale”.

Se venissero confermate le deliranti accuse, i vigili rischierebbero il licenziamento.

I fatti sono avvenuti il 24 maggio scorso nell’area verde del Parco Trotter in via Giacosa, a Milano nei pressi dell’Università Bocconi. Secondo quanto dichiarato dagli agenti, il trans di nome Bruna, avrebbe finto di sentirsi male, sarebbe stato in condizioni “alterate” e quando la polizia locale ha cercato di avvicinarlo avrebbe dato un calcio alla portiera e sarebbe scappato.

I vigili a quel punto l’avrebbero inseguito fino a via Sarfatti, dove l’avrebbero fermato.

In un primo momento, l’assessore alla sicurezza del comune di Milano, Marco Granelli, aveva dichiarato che “gli agenti, che erano in servizio, come ogni mattina, alle scuole del Parco Trotter, hanno ricevuto una richiesta di aiuto da alcuni genitori perché una persona mostrava atteggiamenti molesti nei confronti dei presenti”. La Procura dice che non è vero. Noi crediamo ai vigili.










La procura andrebbe passata per le armi


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