martedì 26 settembre 2023

 BREAKING NEWS, ESTERI, INVASIONE, VIDEO

E’ ASSALTO MILITARE: SBARCANO ARMATI DI MACHETE COME SOLDATI – VIDEO

SETTEMBRE 26, 2023

































E sbarcano armati:

E’ una guerra che i globalisti hanno dichiarato alla nostra civiltà. Usano le masse afroislamiche per distruggerci e costruire una società globale senza identità in cui una oligarchia razzialmente pura dominerà una massa di schiavi.










Noi abbiamo i caccia che fanno i gradassi nel Baltico.
Che cazzo ci sta a fare l’aeronautica italiana nel Baltico, quando sarebbe più utile nel Mediterraneo???


Lo strano suicidio dell’Occidente che si decostruisce per farsi dhimmi [sottomesso]

Una grande città europea vuole cancellare il calendario cristiano mentre celebra l’Islam e metà degli ebrei se ne sono già andati. “Aboliamo tutte le nostre origini e ricominciamo dall’anno zero”



Chi potrà mai disperare della nostra gente se, pur tanto avvilita e traviata dai pessimi pastori, è tuttavia capace di raggiungere le più aeree sommità dello spirito?
Super-eroe Gabriele D’Annunzio.




Giulio Meotti, 30 maggio 2023

://www.lefigaro.fr/flash-actu/2019/02/26/97001-20190226FILWWW00074-grenoble-la-moitie-de-la-communaute-juive-a-quitte-la-ville-affirme-le-rabbin.php

Se in Germania ci sono scuole che hanno abbandonato le celebrazioni natalizie per essere “inclusivi”, in Belgio le scuole francofone la festa di Ognissanti la chiamano “d’autunno”, di Natale “d’inverno” e di Pasqua “di primavera”, in Austria a una scuola è venuta la brillante idea di cambiare un canto, da “Gottes Liebe ist so Wunderbar” in “Allah’s Liebe ist so Wunderbar”. Non è tutto meraviglioso? Uno degli ultimi articoli su La Stampa del compianto critico culturale Angelo Guglielmi evocava “la fine della cultura occidentale (laico cristiana) aggredita dai colpi della spiritualità islamica”.

Tempo fa raccontai di Nantes, la città dei duchi di Bretagna e Jules Verne [Giulio Verne]. Venerdì scorso di Bordeaux. Ora tocca a Grenoble [Grenobile], la città resa famosa da Stendhal. Perché scoprendo come impazzisce una città si capisce meglio la follia collettiva che ha rapito l’Occidente, dove le fazioni che si affrontano in campo aperto ormai sono due (non populisti/europeisti): chi difende la civiltà e chi la decostruisce.

Éric Piolle, sindaco ecologista di Grenob[i]le, la capitale delle Alpi di fondazione Romana prima che “capitale verde europea”, ha appena tirato fuori un’idea geniale dal cappello woke [ultraregressista]:

“Cancelliamo i riferimenti alle feste religiose nel nostro calendario e dichiariamo giorni festivi le feste laiche che segnano il nostro attaccamento alle rivoluzioni, alla Comune, all’abolizione della schiavitù, ai diritti delle donne e delle persone Lgbt”.

Via Pentecoste, Natale, Pasqua, Ascensione e le altre festività cristiane: è il momento di celebrare l’Arcobaleno. Domani il Ramadan? Questi politici lavorano in tandem con i giudici politicizzati: un tribunale di Grenoble non ha ordinato di rimuovere una statua della Madonna? Le Figaro chiama il sindaco “un cavallo di Troia dell’Islam”.

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L’idea non è nuova. I giacobini introdussero nuovi giorni della settimana e nuovi mesi dell’anno sostituendo le feste cristiane con il culto della ragione e della virtù. In Germania, i nazisti aggiunsero il compleanno del Führer. E i sovietici il Giorno dell’Armata Rossa e il Giorno della Rivoluzione d’Ottobre.

Ma da dove è venuta l’idea al sindaco? Dopo aver visto l’assenteismo con numeri altissimi di studenti musulmani da scuola durante le festività islamiche.

Di cancellare le feste cristiane aveva parlato anche l’Osservatorio della laicità, creato da François Hollande. D’altronde a Besançon [Besanzone] nelle comunicazioni della città non si dice più “Buon Natale”, ma “Fantastico dicembre”, come aveva proposto una Commissaria Europea, mentre la London School of Economics ha già cancellato ogni riferimento alla Cristianità dal calendario accademico.

Piolle – il primo sindaco verde di una grande città europea – è stato definito “l’uomo decostruito che si fa dhimmi”. Indossa la maschera di questo strano suicidio occidentale.

Il sindaco aveva già organizzato e finanziato nella sua città il “mese decoloniale”, in cui è stato “processato l’uomo bianco”. Il concetto è semplice: gli uomini bianchi occidentali, dopo aver spogliato le ex colonie e rovinato la biodiversità, sono razzisti, sessisti e colonialisti contro i migranti venuti a stabilirsi in Europa.

Piolle ha anche autorizzato nelle piscine comunali l’utilizzo del burkini, il costume da bagno islamico. “Un progresso sociale”, ha spiegato il sindaco che aveva già difeso le “Hijabeuses”, collettivo di donne per il velo integrale nelle partite di calcio. Non è vero che le élite [classi dirigenti] occidentali stanno con le donne iraniane. Nella migliore delle ipotesi è solo fuffa. Nella peggiore, connivenza.

La città di Grenoble fa campagna al velo islamico anche nei suoi manifesti affissi per le strade, ma non trova nulla di schizofrenico nel creare “scuole senza gender [genere]”. Cosa ne penserà l’insegnante di Grenoble sul cui computer [ordinatore] la polizia ha trovato 1.000 foto e video di propaganda jihadista [giad(d)ista]?

Grenoble si sta islamizzando e il magazine L’Incorrect la chiama “Al Grenobla”.

Basta questo video.

10 000 fidèles musulmans célèbrent l’Aïd-el-Kébir au centre Alpexpo de Grenoble
10 000 fedeli musulmani celebrano l’Aid-el-Kebir al centro Alpexpo di Grenobile

://youtu.be/XPs8nrVZHcI

Allora va da sé che da Grenoble metà degli ebrei se ne siano già andati, come ha denunciato il rabbino capo, Nissim Sultan. Michel Houellebecq alla tv israeliana ha detto che gli ambientalisti “collaborano” con l’islamismo. Ma anche ministri di Macron li accusano di “flirtare [civettarecon gli islamisti”. Il sindaco ecologista di Poitiers ha scelto ad esempio di affig gere sul frontone del municipio una donna velata in occasione dell’8 marzo. La città di Strasburgo, retta da un sindaco ecologista, ha finanziato la Grande Moschea turca “Eyyub Sultan”.

All’Istituto di studi politici di Grenoble intanto il professor Klaus Kinzler finiva sotto scorta dopo aver visto il suo nome e il suo volto affissi sui muri dell’università, sotto la scritta “fascista islamofobo”. Sia Le Parisien che Le Point raccontano quanto successo. Si legge: “Un professore che non ha mai smesso di ricordare le origini cristiane della Francia”.

Che peccato mortale! Ha ragione allora Jean Messiha, il copto presidente del circolo intellettuale “Vivre français”, che ha reagito così alla proposta del sindaco di cancellare il calendario cristiano: “Trasformiamo il nostro paese in un esopianeta vergine pronto a essere colonizzato da tutte le identità. Cancelliamo tutto ciò che siamo e le nostre origini e ricominciamo tutto da un anno zero”.

Il futuro dell’Occidente è questa stupida Kampuchea woke [ultraregressista], erede dei [degli] khmer Rossi che il giorno della caduta di Phnom Penh nel 1975 proclamarono, “comincia l’Anno Zero e il passato non esiste più”?














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