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ALTRI 8 MILIONI DI EURO ALLE ONG: BERLINO FINANZIA L’INVASIONE DELL’ITALIA
SETTEMBRE 29, 2023
Esiste un “nucleo” di nazioni NATO le cui élite cercano di controllare l’economia globale attraverso le banche centrali (vedi: CBDC, ad esempio), la regolamentazione del commercio (energia tramite tasse sul carbonio, ad esempio) e la guerra 5G (propaganda, censura).
Le élite occidentali mirano a istituire meccanismi di esproprio della piccola ricchezza e di controllo della popolazione per mezzo delle forze centrifughe della globalizzazione che stanno dissolvendo i confini e le identità nazionali. Il tema della propaganda che giustifica il loro regime è il comunismo 2.0 attraverso l’economia dello ‘sharing’: “redistribuzione della ricchezza, equità e lotta alla “crisi climatica” che in realtà sono mezzi per impoverire la classe media.
In questo contesto l’immigrazione è essenziale nella destrutturazione nazionale.
Due milioni di euro: è questo lo stanziamento totale per il 2023 stanziato dal Bundestag, la Camera bassa del parlamento europeo, per le Ong. Dopo la ratifica del governo è arrivato l’annuncio dei versamenti per Sos Humanity e comunità di Sant’Egidio, ed è stata in queste ore comunicata anche l’entità di una terza tranche di finanziamento, che verrà versata alla Ong Sea Eye, per un valore di 365mila euro.
Facendo due conti rapidi, finora il governo ha erogato 790mila euro per Sos Humanity e 400mila per comunità Sant’Egidio, ai quali si sommano i fondi elargiti a Sea Eye, per un totale di circa 1.55 milioni di euro. Considerando che nel 2023 devono essere versati 2 milioni di euro, restano da assegnare ancora 445milioni circa. Il governo tedesco ha spiegato che per quest’anno ha stanziato da circa “400mila fino a 800mila euro per ogni progetto”, pertanto manca la comunicazione di finanziamento per una quarta Ong, che riceverà l’ultima parte entro le prossime settimane.Da Roma, c’è stupore per i finanziamenti di queste organizzazioni da parte del governo tedesco che operano nel Mediterraneo e contribuiscono agli sbarchi nel nostro Paese. Al momento, Sea-Eye si trova in porto a Burriana, in Spagna, dove è arrivata lo scorso 15 settembre ma non è escluso che presto possa tornare in mare per nuovi trasporti di irregolari dal Mediterraneo centrale all’Italia. Gli stanziamenti hanno acceso una crisi diplomatica tra Roma e Berlino, un braccio di ferro che in questi giorni i ministri e il presidente del Consiglio stanno gestendo sui tavoli europei.
Sea Eye, ammettendo lo stanziamento, ha spiegato che i 365mila euro di finanziamento nel 2023 rappresentano “circa il 12% dell’intero bilancio della nostra organizzazione”. Ha detto di sentirsi “confortata” dallo stanziamento del governo di Berlino, che permetterà “di finanziare altre due missioni di salvataggio della Sea Eye 4”. Ovviamente, trattandosi di organizzazioni che chiedono continuamente l’obolo ai cittadini facendo leva sulle disgrazie in mare di persone che, per la logica delle Ong e della sinistra, sono naufraghe ancor prima di salire sulle carrette del Mediterraneo, c’è disaccordo di comunicazione. Perché se Sea Eye sembra essere soddisfatta dello stanziamento di 365mila euro, Sos Humanity, che ha ricevuto oltre il doppio del denaro ha avuto da lamentarsi definendo la cifra molto “esigua” rispetto alle disponibilità europee e in grado di coprire solo un quarto delle esigenze annuali di Sos Humanity.
In realtà i soldi sono molti di più:
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