venerdì 26 maggio 2023

IL TRANS HA PRESO UN AVVOCATO. IMPORTUNARE I BAMBINI NON E' REATO.




 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, MILANO

TRANS DENUNCIA VIGILI: VUOLE MONETIZZARE, HA GIÀ AVVOCATO (IMPORTUNARE I BAMBINI NON È REATO)

MAGGIO 26, 2023




































Lo Stato italiano è una barzelletta. Energumeni clandestini che si credono donne importunano bambini davanti agli asili, si prostituiscono mentre questi entrano con le mamme, sputano sangue infetto e vandalizzano le auto della polizia: ma abbiamo presunti magistrati che indagano chi fa rispettare la legge.

Bruna, il trans che i media hanno prima definito ‘donna’ e che ora definiscono ‘donna transgender’, responsabile di importunare i bambini di tre anni:

Si è presentata nello studio dell’avvocato Debora Piazza, per denunciare e, quindi, monetizzare la stupidità del sistema mediatico e dello Stato italiano.

“E’ terrorizzata che qualcuno possa ancora fare del male, non riesce a rivedere le immagini che riprendono la scena di lei a terra, è molto spaventata ma le amiche l’hanno convinta a denunciare” il bizzarro racconto del legale che ha accompagnato il barbuto brasiliano al centro Svs della Mangiagalli per poter avere un referto da allegare alla querela che l’avvocato presenterà, una volta ultimata, direttamente in procura dove sul tavolo del pm Giancarla Serafini e dell’aggiunto Tiziana Siciliano c’è un fascicolo, a carico di ignoti, per lesioni personali.

IL trans presenta una “brutta ferita alla testa”, sarebbe ancora presente del sangue raggrumato: non è strato, visto che ha dato testate violente ai finestrini e alla paratia di sicurezza centrale presente in macchina mentre tentavano di arrestarla.

Il fatto che ci sia qualcuno che prenda in considerazione la versione di un elemento del genere invece di quella di onesti tutori della legge dice tutto su cosa è lo Stato italiano.

Bruna viene descritta come una persona molesta, che si morde la mano facendola sanguinare, quindi che sputa sangue minacciando di infettare i presenti. Bloccarla e metterla nell’auto di servizio non è semplice. Per i ‘ghisa’ il trans avrebbe tentato di autolesionarsi, poi avrebbe dato testate violente ai finestrini della macchina e alla paratia di sicurezza centrale, iniziando a sanguinare dalla fronte.

Poi, tipico degli immigrati molesti, avrebbe simulato un malore, quindi – è questo il motivo dello stop a pochi metri dagli uffici di via Custodi dove l’auto era destinata – avrebbe tentato la fuga colpendo un agente. Il resto è impresso nei fotogrammi dei video.














E per la merda di avvocato che si permette di difendere una merda al pari suo ci sono tanti lampioni da usare per appenderlo








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