RAGAZZINI ITALIANI ARRESTATI PERCHÉ PICCHIANO BRANCO DI PEDOFILI GAY
MAGGIO 30, 2023
Lo Stato italiano è dalla parte di trans e pedofili. La legge è al loro servizio. Tutti sappiamo perché.
Seviziato nel casolare abbandonato da tre ragazzini, si aggiungono altre cosiddette ‘vittime’.
Sarebbero almeno altri due i pedofili gay fatti avvicinare alla struttura abbandonata di Vedelago dal trio di ragazzini (tra cui un minorenne) per essere legati, picchiati e derubati.
L’operazione, come gli stessi giovanissimi l’avevano definita, era “un’azione punitiva” per fare giustizia contro i pedofili.
Il trio si era ispirato ad una serie tv e aveva l’obiettivo di adescare online chi era disposto a fare sesso con un minorenne. U
na sorta di “trio di giustizieri contro i pedofili” in cui il più giovane ha appena 15 anni e gli altri 18 e 20. Quest’ultimo affetto da una malattia rara.
E nel loro mirino, oltre al 53enne dello scorso febbraio, ci sarebbero state prima altri due pedofili gay attirati con il medesimo modus operandi dai ragazzini.
Quello del febbraio scorso, accaduto all’impiegato sarebbe solo l’ultimo episodio in ordine cronologico di queste azioni punitive.
Immediato, una volta scoperto il fatto, “l’appello lanciato dai Carabinieri che invitava chiunque avesse subito fatti simili a farsi avanti e denunciare”. Capito? Sono i pedofili a denunciare.
Nelle ultime settimane due pedofili gay si sarebbero presentati in Procura raccontando quanto accaduto con quei tre giovani. Ma, stando ad alcune indiscrezioni, altri potrebbero farsi avanti.
Quindi, invece di copiare il modus operandi dei tre giustizieri, e usarlo per arrestare chi stava per commettere il reato di pedofilia, si rovesciano i valori: e i pedofili diventano vittime.
Tanto per chiarire: un adulto che organizza un incontro sessuale con un bambino viene definito vittima invece di gay pedofilo.
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