mercoledì 31 maggio 2023

 BREAKING NEWS, ROMA, TRASH

FILA DI DEFICIENTI IN CODA DA STARBUCKS A ROMA

MAGGIO 31, 2023







































Anche per questo dobbiamo essere tutti dalla parte della Russia. Questa è la globalizzazione americana: e deve essere fermata.





















Vox, devo parzialmente correggerti, nel senso che molti negozi di queste catene (americane, ma non solo) come McDonald’s, Starbucks ecc. NON sono gestiti direttamente dalla società titolare del marchio.
Buona parte dei punti vendita sono in franchising, cioè il proprietario — che, va detto, nella maggior parte dei casi è italiano — paga una quota alla “casa madre” per usare l’insegna, arredare il locale ecc.
Ovviamente non ho controllato se questo nuovo Starbucks a Montecitorio è a gestione diretta oppure in franchising.
Inoltre, anche quando si tratta di gestione diretta, la società madre è quasi sempre una Srl italiana, in cui lavorano italiani. Anche in questo caso, quest’ultima società paga i diritti alla società americana per usare il marchio.
Ma allora come mai tutto questo interesse per il marchio? Perché evidentemente in giro ci sono una marea di imbecilli (italiani) che se non vedono il disegnino di Starbucks, o McDonald, non sono contenti. A loro non importa che il “maxi caffè” di Starbucks sia acqua colorata; vogliono solo vedere il logo. Nemmeno fosse un’opera d’arte di Leonardo.

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