martedì 25 aprile 2023

I ROSSI FESTEGGIANO LA FESTA DELLA LIBERAZIONE, AL TEMPO STESSO IMPORTANO GLI INVASORI ISLAMICI RAZZISTI E FASCISTI. COSA HANNO RISOLTO? UNA SEGA HANNO RISOLTO.





 BREAKING NEWS, INVASIONE, LAMPEDUSA

2.698 CLANDESTINI CELEBRANO IL 25 APRILE SBARCANDO A LAMPEDUSA

APRILE 25, 2023






Mentre la nostra oligarchia corrotta celebra il 25 aprile, cianciando di liberazioni che non ci sono mai state, lo Stato che è nato da quell’evento continua con le sue strutture a permettere l’invasione della nostra terra.

Notte d’inferno a Lampedusa: 19 sbarchi con 705 clandestini, l’hotspot scoppia: 2.698 ospiti.
Quattordici gli approdi, a partire dalla mezzanotte, con un totale di 480 extracomunitari. Ieri, con i due traghetti di linea per Porto Empedocle, su disposizione della Prefettura sono stati trasferiti complessivamente 539 immigrati. In mattinata ne sono state spostate altre 130

La cronaca delirante del giornale locale:

Ore 12,07. Altri due barchini con 80 migranti – e salgono a 14 gli sbarchi a partire dalla mezzanotte – sono stati agganciati dalla Guardia di finanza nelle acque antistanti a Lampedusa. Sul tredicesimo natante c’erano 36 (6 donne e q minore) persone originarie di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali, Senegal e Sud Sudan. Sull’ultimo erano invece 44 (6 donne e 2 minori) delle stesse nazionalità che hanno dichiarato di aver pagato 3 mila dinari a testa per la traversata. I due gruppi sono stati portati all’hotspot da dove 130, e non 180 come preventivano, sono stati imbarcati sulla nave di linea Galaxy che viaggia con destinazione Porto Empedocle.

Ore 10,40. Sono 84 i migranti che, con due imbarcazioni soccorse da Guardia di finanza e Capitaneria di porto nelle acque antistanti a Lampedusa, sono sbarcati a molo Favarolo. Salgono a 12, con un totale di 400 persone, da mezzanotte gli approdi. Sul primo barchino bloccato erano in 44 (11 donne e 4 minori) originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Liberia e Mali. Sul secondo, c’erano invece 40 migranti, fra cui 15 donne e 2 minori. Entrambi i natanti, a detta degli sbarcati, sono salpati da Sfax in Tunisia. Nel primo caso, i migranti hanno pagato 1.300 dinari tunisini, nel secondo 500 euro.

 Ore 8. Notte d’inferno a Lampedusa dove con 19 imbarcazioni, soccorse al largo dell’isola o approdate direttamente sulla terraferma, sono sbarcati 705 migranti. Dieci, nello specifico, le “carrette” agganciate da mezzanotte fino all’alba con a bordo 316 persone. Ieri, invece, gli sbarchi erano stati complessivamente 28 con un totale di 1.117 persone.

All’hotspot di contrada Imbriacola, all’alba, dopo il decimo sbarco della giornata, c’erano 2.698 ospiti, a fronte di una capienza prevista per poco meno di 400 persone.

Raffica di sbarchi e hotspot che scoppia, il ministro dell’Interno arriva a Lampedusa
Ieri, con i due traghetti di linea per Porto Empedocle, su disposizione della Prefettura di Agrigento, sono stati trasferiti complessivamente 539 migranti: gli ultimi in ordine di tempo sono stati 359 sulla motonave Pietro Novelli che ha attraccato all’alba a Porto Empedocle. Per oggi, la Prefettura, d’intesa con il Viminale, ha disposto un ulteriore spostamento, con la nave di linea, di 180 migranti che dopo l’arrivo a Porto Empedocle verranno portati a Messina, a Palermo, Caltanissetta e altri in Basilicata e Molise.

I racconti: lasciati in mare da “navi madre”
I migranti che viaggiavano su 14 dei 19 barchini agganciati fra la notte e l’alba dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza hanno parlato di “navi madre”. Grosse imbarcazioni, verosimilmente pescherecci, che hanno messo in mare i barchini di metallo di 6 o 7 metri con a bordo quasi sempre gruppi di 35 persone e in un paio di casi di 40. Per queste traversate, cominciate da Sfax in Tunisia, i migranti – originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Gambia, Mali, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Camerun – hanno pagato fino a 3 mila dinari tunisini. Si tratta di racconti che dovranno essere vagliati dagli investigatori, ma ritenuti verosimili perché la presenza di “navi madre” non è certo una novità tanto sulla tratta Libia-Lampedusa, quanto su quella della Tunisia.

C’è anche chi compra barca e benzina e parte
Ventotto, dei 705 migranti giunti fra la notte e l’alba a Lampedusa, sono stati rintracciati direttamente a molo Madonnina dai militari della tenenza della Guardia di finanza. I componenti del gruppo, fra cui una donna, composto da tunisini ed egiziani, ha riferito d’aver autofinanziato il viaggio comprando il natante di 7 metri e 10 taniche da 20 litri di carburante e spendendo 35 mila dinari tunisini. Stando ai racconti dei 28, la loro traversata è iniziata alle ore 21 di venerdì scorso da Sfax, in Tunisia, ed è stata fatta utilizzando una bussola e le app del cellulare. Il natante di legno è stato sequestrato dalla Guardia di finanza.











Appunto hanno mandato via i tedeschi per riempire l Italia di negri di merda, e non si vede la fine!



















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