martedì 25 aprile 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, MARCHE

ITALIANI PESTATI DA MAROCCHINI PERCHÉ NON DANNO PASSAGGIO

APRILE 25, 2023
































Ci serve un passaggio». Avevano esordito così, due marocchini, in via Sanzio, pretendendo di farsi riportare a casa da un gruppo di quattro amici, tutti dello jesino, la notte di Ferragosto dello scorso anno. La comitiva, già piena in auto, si era rifiutata e per loro era iniziato l’incubo. I due stranieri, uno di 20 anni e l’altro di 22 anni, residenti tra Ancona e Falconara, erano entrati di prepotenza dentro la vettura, una Polo Volkswagen. Con un gesto repentino avevano sfilato via le chiavi dall’automobile già a motore acceso e le avevano puntate a mo’ di coltello al guidatore. «Dateci i soldi e il cellulare» avevano minacciato i due del Marocco, ma la comitiva di amici si era opposta ed era riuscita a buttarli fuori e a scappare.

Nella concitazione uno dei due stranieri aveva portato via una camicia che il proprietario dell’auto aveva appoggiato sul sedile. L’altro marocchino, a sfregio aveva preso a bastonate la Polo. Un colpo secco al parabrezza poi infranto e uno ad uno specchietto retrovisore, rotto anche quello. Un ragazzino era stato fatto anche inginocchiare ed era stato percosso. Chiamata la polizia i due stranieri erano stati rintracciati e arrestati per rapina aggravata, tentata rapina, danneggiamento e lesioni in concorso. Erano finiti entrambi ai domiciliari. Il più grande, durante la detenzione, era stato sorpreso a spacciare in casa e per lui la misura si era aggravata finendo in carcere. Ieri per entrambi si è tenuta l’udienza preliminare, al tribunale di Ancona, dopo il giudizio immediato chiesto dalla procura. Il 20enne, difeso dall’avvocato Francesco Nucera, ha patteggiato a due anni e mezzo (pena sospesa) più il risarcimento del danno all’auto, pari a 2.500 euro. Il 22enne, difeso dall’avvocato Emanuele Senesi, ha proceduto con il rito abbreviato ed è stato condannato a 4 anni e 10 mesi. L’avvocato ha fatto istanza per chiedere la revoca del carcere per il suo assistito e valuterà il ricorso in appello.












Noi tutti giorni celebriamo controvoglia le marocchinate, i fatti ce lo dimostrano. Ovviamente odio razziale, atti vandalici per loro non esistono.



 



























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