lunedì 27 marzo 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, LOMBARDIA

ISLAMICO BLOCCA LA MESSA IMPRECANDO IN ARABO CONTRO PRETE E FEDELI

MARZO 27, 2023





































Volanti della Questura di Monza, sono state inviate fuori dalla Chiesa delle Sante Maria, Maddalena e Teresa del capoluogo brianzolo, ove il parroco, la madre superiora e una suora, avevano segnalato la presenza di un uomo, di origini arabe, che visibilmente alterato innanzi all’altare, stava ostacolando lo svolgimento della Santa Messa, gridando delle frasi in lingua araba.

I poliziotti, giunti in loco, hanno immediatamente individuato il soggetto che, con fare aggressivo, si stava rivolgendo al prete e ai fedeli, addirittura imprecando contro le statue e i dipinti presenti nella chiesa. Gli agenti, dopo aver appreso dai richiedenti come fosse stato impossibile calmare l’uomo e riprendere regolarmente la cerimonia religiosa, riuscivano a contenerlo e a bloccarlo mentre stava iniziando a togliersi gli indumenti.

Successivamente, l’uomo è stato accompagnato presso gli uffici della Questura per essere compiutamente identificato. Dagli accertamenti è emerso come al soggetto, marocchino di 55 anni, irregolare sul territorio – e con precedenti per violazione di domicilio, guida in stato di ebrezza, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e, più volte, resistenza a pubblico ufficiale – fosse stato revocato il permesso di soggiorno.

E, vista la ritenuta pericolosità per l’incolumità pubblica, era stato disposto dal Questore di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, l’accompagnamento presso il Cpr di Roma il 21 marzo scorso. Dal quale era stato poi dimesso per mancata convalida del trattenimento da parte del Giudice di Pace di Roma. Alla luce di quanto accaduto, gli agenti hanno denunciato l’uomo per interruzione di funzione religiosa e sanzionato per ubriachezza manifesta.

Valutate le reiterate condotte illecite e pregiudizievoli per l’incolumità pubblica, il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto il collocamento dello straniero presso il Cpr di Potenza, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, ove sarà accompagnato, nella mattinata odierna, da agenti della Questura ed ivi trattenuto in attesa del definitivo allontanamento dal Territorio Nazionale.

Il giudice di pace dovrebbe essere arrestato. E’ ridicolo che il clandestino possa fare ricorso contro le espulsioni. Il clandestino non deve avere alcun diritto, tranne quello di levarsi dai coglioni.

















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