martedì 30 novembre 2021

PROF CHE NON INSEGNA COME DIVENTARE FROCI, VIENE SOSPESO.



PROF CHE NON INSEGNA A MASCHI IN GONNA SOSPESO: LA NORMALITÀ PUNITA DAI PERVERTITI

NOVEMBRE 30, 2021









Tanto a breve tornerete in DAD, così potrete stare tutti in calze a rete e mutandine rosa.

Non è un reato essere cattolico. «La scuola non può essere un carnevale permanente”. A parlare è Martino Mora, il professore di filosofia messo alla gogna per non aver fatto lezione in presenza di tre studenti in gonna. Che ora rischia un provvedimento disciplinare.

Il docente del liceo scientifico Bottoni di Milano, in cattedra da 15 anni, autore di pubblicazioni storiche e pedagogiche, non si pente. E dalle colonne de La Verità spiega le sue convinzioni, dopo la tempesta di critiche e lo sciopero degli studenti che hanno disertato le sue lezioni per giorni. La sua colpa, per le vestali del politicamente corretto, è quella di aver chiesto di essere esentato dalle lezioni di fronte allo show di tre studenti. “Mascherati” in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Uno si è presentato con un abito lungo che faceva drag queen. Il secondo con il tutù da ballerina. E il terzo con gonna e tocco «Fedez style» delle unghie pittate di rosso. “Per me era inaccettabile”, spiega Mora. “Ne ho mandato in presidenza uno. E ho detto alla preside che mi sarei rifiutato di proseguire la lezione. Adesso so di correre dei rischi. Le palate di fango sono già arrivate e il provvedimento disciplinare seguirà.

Ma ci sono principi non negoziabili: la scuola è un luogo in cui si trasmette il sapere. Ed esige un vestiario dignitoso. Io ci entro in giacca e cravatta, ma non per fare l’elegantone. Per rispetto”. Insomma per il prof l’esibizione in maschera dei tre aveva ben poco di solidale e molto di carnevale. Per celebrare la giornata contro i femminicidi sarebbe bastato, come ha fatto il resto della classe, indossare sciarpe e foulard rossi.

Tanto è bastato perché scattasse il processo. Invece di stigmatizzare il comportamento degli studenti la preside Giovanna Mezzatesta ha tirato le orecchie al docente. “L’ho invitato a tornare in classe. Perché avrebbe violato il diritto allo studio degli studenti. Posto davanti all’alternativa se tornare in cattedra o andare a casa, è andato a casa”.

Ora il professor Mora rischia la sospensione. Anzi è una certezza. Sarà oggetto di provvedimento disciplinare. Sospeso, forse cacciato. Dopo aver subito ogni genere di insulti e “punizioni” sui social. Neanche a dirlo le storie degli scioperanti su Instagram hanno sbancato arrivando a 8000 like. Così i paladini del politically correct hanno passato al setaccio il profilo Facebook del docente alla ricerca del mostro. “Qualcuno si è pure inventato che avrei detto che “le donne non sanno leggere”, racconta sbalordito. “Ma le pare? Sarebbe come darmi dell’imbecille. Mettermi addosso uno stigma che non va più via. Tutto perché ritengo che per solidarizzare con le donne non sia necessario, per dei maschi, entrare in classe vestiti da donna. Sono un cattolico tradizionalista. Non credo sia un peccato“.

La normalità è diventata trasgressione. Dobbiamo militarizzare la cultura.






Erano in tre… vestiti da donna… conosco questo numero!

Fatti più in là
così vicino mi fai turbar
fatti più in là .. a .. a
così la testa mi fai girar
quelle labbra che tu hai
quella bocca che tu hai
quell’odore che tu hai
io lo so per me son guai…





Flag Sisters




Le gambe più belle d’Europa!



da una “mezzatesta” cosa altro attendersi ?



La frocitudine è una infezione del cervello.
La sinistra promuove, condiziona e favorisce il dilagare della infezione.
L’ostensione di questo modello ci viene rappresentata come una situazione auspicabile, normale.
Essere sessualmente deviati è una patologia mentale che – anzichè destare compassione – desta ripugnanza.




L’unico modo per riportare la normalità, è il piombo. Inutile la parola.



 💿Discopico💿

“Ed esige un vestiario dignitoso. Io ci entro in giacca e cravatta, ma non per fare l’elegantone. Per rispetto”.

Dovrebbe essere così anche negli uffici.
Non sono un bel vedere quarantenni con felpine da adolescenti.

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