“DICO NEGRO E FROCIO QUANTO VOGLIO”: LA LEZIONE DEL VICEPRESIDENTE DALLA CALABRIA – VIDEO
Intellettuale controcorrente per definizione, giornalista, omosessuale dichiarato, di destra, cattolico e vicepresidente della giunta calabrese di Jole Santelli.
Nino Spirlì è intervenuto a Catania nel corso dei dibattiti organizzati dalla Lega in vista del processo a Matteo Salvini sul caso Gregoretti che si aprirà domani, sabato 3 ottobre.
Spirlì ha difeso la libertà di parola: “Nessuno può vietarmi di usare le parole negro e frocio, in calabrese dico nigru per dire negro, non c’è altro modo – ha premesso nella sua peculiare lezione -. Nessuno può venirmi a dire che io, come minoranza calabrese, non possa utilizzare il termine che meglio riconosco. Guai a chi mi vuole impedire di utilizzare la parola ricchione”, ha concluso Spirlì. Un grande.
omosessuale e’ termine medico come muscolo cardiaco per dire cuore, un frocio e’ un ricchione di merda un conttr natura, e un sucacazzi, in questo modo tu definisci l azione che fa il rottoinculo e nessuno puo condannarti per aver detto la verita’, tu usa i termini che vuoi ma uno che suca il cazzo, lo suca!…. chiaro il concetto?
chiaro. e pure TU usa i termini che conosci, ma -razza di fetido vigliacco- la prossima volta che replichi a un mio commento SOTTOSCRIVI col tuo riverito “nome+cognome”
……………CHIA-RO ?
Bravo! Persona Libera! Speriamo che i tuoi compagni non ti mettano il bavaglio. Ne hai troppi intorno che fanno i mammasantissima … e poi sono delle merde!
in corretta lingua italiana il vocabolo “NEGRO” di per sé NON è un insulto, pertanto è legittimo adoperarlo nel linguaggio parlato
e nello scritto.
quanto a “frocio”, trattasi di vocabolo dialettale (Lazio) e a mia opinione lo eviterei, meglio dire semplicemente “omosessuale”.