sabato 3 ottobre 2020

“DICO NEGRO E FROCIO QUANTO VOGLIO”: LA LEZIONE DEL VICEPRESIDENTE DALLA CALABRIA – VIDEO







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Intellettuale controcorrente per definizione, giornalista, omosessuale dichiarato, di destra, cattolico e vicepresidente della giunta calabrese di Jole Santelli.

Nino Spirlì è intervenuto a Catania nel corso dei dibattiti organizzati dalla Lega in vista del processo a Matteo Salvini sul caso Gregoretti che si aprirà domani, sabato 3 ottobre.

Spirlì ha difeso la libertà di parola: “Nessuno può vietarmi di usare le parole negro e frocio, in calabrese dico nigru per dire negro, non c’è altro modo – ha premesso nella sua peculiare lezione -. Nessuno può venirmi a dire che io, come minoranza calabrese, non possa utilizzare il termine che meglio riconosco. Guai a chi mi vuole impedire di utilizzare la parola ricchione”, ha concluso Spirlì. Un grande.







in corretta lingua italiana il vocabolo “NEGRO” di per sé NON è un insulto, pertanto è legittimo adoperarlo nel linguaggio parlato
e nello scritto.
quanto a “frocio”, trattasi di vocabolo dialettale (Lazio) e a mia opinione lo eviterei, meglio dire semplicemente “omosessuale”.




omosessuale e’ termine medico come muscolo cardiaco per dire cuore, un frocio e’ un ricchione di merda un conttr natura, e un sucacazzi, in questo modo tu definisci l azione che fa il rottoinculo e nessuno puo condannarti per aver detto la verita’, tu usa i termini che vuoi ma uno che suca il cazzo, lo suca!…. chiaro il concetto?




chiaro. e pure TU usa i termini che conosci, ma -razza di fetido vigliacco- la prossima volta che replichi a un mio commento SOTTOSCRIVI col tuo riverito “nome+cognome”
……………CHIA-RO ?




Bravo! Persona Libera! Speriamo che i tuoi compagni non ti mettano il bavaglio. Ne hai troppi intorno che fanno i mammasantissima … e poi sono delle merde!












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